Prolungamento Tangenziale Est: la Provincia di Lecco rispolvera il progetto

Riuniti ieri a Villa Locatelli i sindaci del Meratese e del Lecchese interessati all'ipotizzato percorso alternativo alla Sp72 e Sp 342 dir

Prolungamento Tangenziale Est: la Provincia di Lecco rispolvera il progetto
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Il prolungamento della Tangenziale est verso Lecco torna ad essere un obiettivo funzionale alla mobilità del territorio lecchese.

Tangenziale Est un collegamento utile

Nel pomeriggio di ieri, lunedì, nella sede della Provincia di Lecco, si è svolto un incontro di approfondimento sul sistema infrastrutturale del territorio meratese. In particolare sull’ipotesi di connessione tra il sistema tangenziale milanese e il sistema viabilistico lecchese. Un'ipotesi da sempre accarezzata ma che mai ha trovato le risorse e la volontà politica per arrivare al dunque.

Ieri a Villa Locatelli, il presidente Claudio Usuelli ha presentato l’incontro, convocato dai consiglieri provinciali delegati Mattia Micheli (Viabilità) e  Bruno Crippa (Pianificazione territoriale) che stanno seguendo da vicino l’argomento. Per la Provincia derano presenti anche i dirigenti Angelo Valsecchi e Barbara Funghini e i funzionari Davide Spiller e Alessia Casartelli.

Assenti i sindaci di Airuno, Imbersago, Montevecchia e Valgreghentino

All’incontro sono stati invitati i componenti della Conferenza permanente dei Sindaci del Meratese e i Sindaci di Olginate e Valgreghentino. Hanno risposto gli amministratori dei Comuni di Brivio, Calco, Cernusco Lombardone, La Valletta Brianza, Lomagna, Merate, Olgiate Molgora, Olginate, Osnago, Paderno d’Adda, Robbiate, Santa Maria Hoè, Verderio. Non sono intervenuti gli amministratori dei Comuni di Airuno, Imbersago, Montevecchia e Valgreghentino.

Usuelli: "Serve un nuovo tracciato parallelo alla Provinciale"

“Il sistema della mobilità della provincia di Lecco verso sud - ha commenta il presidente Usuelli - necessita di interventi di miglioramento, anche attraverso un nuovo tracciato in affiancamento alle strade provinciali 72 e 342 dir, in quanto la riqualificazione del tracciato esistente risulta piuttosto impraticabile. Abbiamo proposto ai sindaci interessati di realizzare un nuovo tratto stradale, prolungando la tangenziale est sul territorio lecchese, per la totalità in galleria tranne nelle aree di svincolo per permettere l’interconnessione al sistema esistente”.

Ipotesi progettuale in tre lotti

L’ipotesi progettuale presentata dalla Provincia è studiata per la realizzazione di un nuovo tracciato lungo circa 16,300 chilometri, suddiviso in tre lotti funzionali:

  • · Tangenziale est-Cernusco Lombardone/Merate: 6,1 km
  • · Cernusco Lombardone/Merate-Calco/Olgiate Molgora: 5,1 km
  • · Calco/Olgiate Molgora/Olginate: 5,1 km

In particolare il nuovo asse viario interseca in galleria a Osnago le linee ferroviarie Milano-Tirano e Milano-Bergamo, e sempre in galleria ad Airuno e a Olginate la linea ferroviaria Milano-Tirano. A Osnago il nuovo asse viario sottopassa il torrente Molgora; sempre a Osnago passa in galleria sotto il centro industriale di via della Tecnica, mentre non vengono interessate altre importanti zone produttive lungo l'intera tratta. Il tracciato stradale, sempre in galleria, sottopassa alcuni quartieri a Lomagna, Osnago, Cernusco Lombardone e Valgreghentino, mentre sono interessati gli interi centri abitati di Merate, Calco e Olgiate Molgora.

Nessuna interferenza con il Parco del Curone

Altro aspetto qualificante del nuovo tracciato è la compatibilità con l’attuale quadro viabilistico previsto dal vigente Piano territoriale di coordinamento provinciale;. Il nuovo tracciato infatti consente la completa interconnessione a Calco e Olgiate Molgora con quanto previsto lungo la direttrice ovest-est. Infine il tracciato stradale proposto è stato studiato per non avere alcuna interferenza con il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.

Sindaci d'accordo ad approfondire

I sindaci all’unanimità hanno condiviso l’opportunità di approfondire l’ipotesi progettuale, valutando contemporaneamente l’integrazione con altri sistemi di mobilità (ferrovia, piste ciclabili) e il contesto ambientale di tutta l’area. La Provincia, pertanto, provvederà preliminarmente alla consultazione degli altri enti pubblici e privati che potrebbero essere interessati dal progetto.

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