Presentato il progetto per "liberare" Chiuso

Illustrate ieri sera le soluzioni per migliorare la vivibilità del quartiere prigioniero del cantiere della Lecco - Bergamo

Presentato il progetto per "liberare" Chiuso
Pubblicato:
Aggiornato:

Il progetto per "liberare" Chiuso dalle maglie del cantiere della nuova Lecco-Bergamo adesso c'è. E la Provincia di Lecco, di fronte ai cittadini del quartiere riuniti in assemblea alla Casa del Pozzo, si è presa l'impegno l'impegno a realizzarlo entro l'estate del prossimo anno.

Assemblea pubblica martedì a Chiuso

Negli ultimi quattro mesi il Comitato di Chiuso ha attivamente collaborato con funzionari, tecnici e rappresentanti politici sia di Villa Locatelli sia di Palazzo Bovara per arrivare ai disegni illustrati l'altra sera all'assemblea. Soluzioni condivise, che hanno accolto segnalazioni, istanze e suggerimenti di chi abita e vorrebbe continuare ad abitare dentro il rione lecchese compromesso dai lavori (interrotti) della variante Ss 369.

Il progetto a stralcio

Come spiegato dal consigliere provinciale delegato ai Lavori pubblici Giampietro Tentori, il progetto di riqualificazione delle aree circostanti il cantiere è  uno stralcio di quello complessivo. E la parte come il tutto è già interamente finanziata con i cinque milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia.  Vale a dire che, una volta messo a punto, lo "stralcio" potrà andare subito in gara di appalto e trovare esecuzione nel breve giro di qualche mese.

Si tratta anzitutto di riunire il paese di Chiuso alla sua chiesa del Beato Serafino Morazzone e al cimitero. Occorre consentire alla popolazione di raggiungere questi luoghi a piedi in tutta sicurezza. Non solo. Da risolvere ci sono anche complicati problemi di sosta, parcheggio e viabilità pedonale.  "Gli interventi che si andranno ad eseguire non risolvono definitivamente il problema, ma senz'altro renderanno meno terribile la situazione attuale" ha detto l'assessore comunale Corrado Valsecchi.

Soluzioni non provvisorie

Quanto realizzato non avrà carattere provvisorio. Sarà piuttosto un'anticipazione del progetto complessivo. Quindi l'attuale carreggiata doppia corsia  della strada verrà sdoppiata in due corsie monodirezionali. Il calibro delle stesse sarà contenuto per disincentivare troppo alte velocità dei veicoli. In quella che da Lecco va verso Vercurago si darà prosecuzione alla pista ciclopedonale. Che terminerà all'altezza della chiesina dove verrà realizzato un attraversamento pedonale protetto. A quest'altezza sarà possibile anche per gli autoveicoli cambiare direzione, svoltando a sinistra grazie ad uno stop.

Il paese ricongiunto alla chiesa

Arretrando su tutto il fronte la recinzione di cantiere, sarà possibile realizzare un bel marciapiede anche sulla corsia opposta (da Vercurago a Lecco). La carreggiata passerà tra l'area di cantiere e il condominio Snam, sbucando sull'attuale rotonda. Quest'ultima  verrà rialzata in quota  (di circa 80 centimetri), quindi portata a livello del piano di copertura del tunnel. Sopra quest'ultimo ci sarà un'ampia area (circa 500 metri quadrati) da riordinare a verde pubblico. L'idea, avanzata da Corrado Valsecchi, è di farci un parchetto dedicato ai cani. Al riguardo dal pubblico in assemblea non sono mancate espressioni di vivace disappunto  ("Così alla fine mi porterete anche i cani a cagare sotto casa, grazie...").  "Metterci una panchina pensando che anziani e bambini poi vadano in un parchetto in mezzo ad uno snodo viabilistico non mi pare una soluzione.... " ha replicato Valsecchi.

Nuove barriere salvavista

Il progetto riguarda anche la scalinata pedonale che dalla piazzetta di via Morazzone scende al cimitero e alla chiesina. Si tratta di migliorare le condizioni di frubilità, soprattutto da parte di persone anziane o con disabilità motoria, senza dimenticare mamme e nonni e con bimbi scarrozzati nel passeggino. Scivoli al posto di gradini e corrimano più saldi. Ma si tratta anche di migliorare anche l'impatto visivo e il decoro del paese. Quanto meno di quella parte del paese "dove prima pareva di stare in Svizzera e adesso invece è Kabul", come ha efficacemente sintetizzato una residente. Per questo le attuali barriere alte due metri verranno mitigate, ovvero sostituite con paratie che non occludono la vista verso il lago. per quantopossibile verranno anche arretrate a ridosso della scarpata per recuperare spazio alla sovrastante piazzetta.

Le opere entro la prossima estate

"Contiamo di consegnare le opere realizzate entro l'estate del prossimo anno ha promesso il presidente della provincia di Lecco Flavio Polano, presente all'incontro insieme al responsabile dell'Ufficio tecnico di Villa Locatelli Angelo Valsecchi. Obiezioni e suggerimenti di correzione del piano da parte dell'assemblea non sono mancati. "Prenderemo tutto in considerazione" hanno promesso dal tavolo istituzionale.

Inevitabile la domanda "quando riprenderà il cantiere del tunnel?". I rappresentanti politici al tavolo, Polano, Tentori e Valsecchi, hanno ricordato che la palla sta tra i piedi del Governo che però non si decide a riavviare il gioco. Si attende il decreto che trasferisca la proprietà dalla Provincia ad Anas, di modo che questa possa procedere con il nuovo appalto. "Si attendeva il decreto entro il 2018, ma adesso tutto slitterà a primavera - ha pronosticato Polano - Occorrerà poi capire i tempi di Anas...". Il presidente uscente (il suo mandato termina mercoledì 31 ottobre) ha quindi azzardato un mezzo proposito di Villa Locatelli: "Stiamo rivalutando l'ipotesi di portare avanti noi l'opera, che comunque è già finanziata".  

E il sottopasso ferroviario?

Nel corso della serata si è accennato anche all'altra partita aperta. Quella del sottopasso ferroviario, in sostituzione del passaggio a livello che è stato chiuso dividendo di fatto la parte alta del paese a quella bassa. Corrado Valsecchi ha ricordato come uno dei cinque milioni di stanziamento regionale sia destinato a quest'opera che tocca però a Rfi realizzare. E invero proprio questa settimana è stato effettuato un sopralluogo idrogeologico. Da "sciogliere" anche il nodo con la Sovrintendenza. L'assessore ha ottimisticamente prospettato la fine del 2019 per vedere l'opera compiuta.

 

Il servizio completo sull'assemblea sarà pubblicato sul prossimo numero del Giornale di Lecco  in edicola lunedì prossimo, 29 ottobre.

Seguici sui nostri canali