il caso

Ospedale di Lecco condannato a risarcire mezzo milione a un paziente

L’udienza per l’Appello sarà a fine marzo quando si saprà se la Corte milanese accoglierà le richieste del Manzoni o confermerà la sentenza

Ospedale di Lecco condannato a risarcire  mezzo milione a un paziente
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Ospedale di Lecco condannato a risarcire 500mila euro (precisamente 491 mila e 148 euro ai quali si aggiungono però le spese legali e gli interessi) ad un paziente rimasto offeso dopo un intervento chirurgico.
La tegola è giunta con una sentenza emessa in primo grado dal Tribunale di Lecco, sulla «testa» dell’ospedale Manzoni di per un’operazione avvenuta nel 2016.

Ospedale di Lecco condannato a risarcire mezzo milione a un paziente

C.C. le iniziali del paziente che dopo l’intervento aveva riportato gravi problemi, nel 2019 si era rivolto all’avvocato Amelia Arnò del foro di Monza, per ottenere il risarcimento del danno patito. Risarcimento che è stato riconosciuto dal giudice della Prima sezione civile del Palazzo di Giustizia lecchese lo scorso anno.

Il magistrato ha infatti condannato il nosocomio cittadino al pagamento di 326mila e 781 euro a titolo di risarcimento del danno patrimoniale (oltre agli interessi maturati dal giorno del fatto) oltre a questo l’ospedale è stato condannato a versare pure 164mila e 366 euro a titolo di lucro cessante (ovvero il mancato guadagno causato dalla menomazione che diversamente lo sfortunato paziente avrebbe dovuto conseguire). Anche in questo caso dovranno essere applicati gli interessi «dalla data di stabilizzazione».

A tutto questo si devono aggiungere le spese giudiziarie e quelle per la consulenza tecnica d’ufficio a cui dovrà provvedere sempre l’ospedale. Insomma a occhio e croce il totale della somma che il Manzoni dovrà liquidare allo sfortunato paziente dovrebbe raggiungere quasi 600mila euro.

L’Asst di Lecco, è comunque assicurata per rischi derivanti da responsabilità civile con la compagnia Am Trust Europe Limited.

In ogni caso la dirigenza dell’ospedale Manzoni ha deciso, dopo la sentenza in primo grado, di presentare ricorso davanti alla Corte d’Appello di Milano «con parallela formula di istanza sospensiva» (in poche parole si chiede di congelare il risarcimento fino alla sentenza della Corte milanese). L’ospedale si è poi affidato per la difesa all’avvocato Nicola Spadafora del foro di Milano.

L’udienza per l’Appello è stata calendarizzata alla fine del mese di marzo  2025 quando si saprà se la Corte milanese accoglierà le richieste dell’ospedale Manzoni o confermerà in toto la sentenza del tribunale di Lecco confermando il maxi risarcimento allo sfortunato paziente.

Gli avvocati di parte civile e difesa, da noi interpellati, hanno preferito non commentare i fatti, in attesa della sentenza della Corte d’Appello.

Micaela Crippa

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