Lieto evento a Merate

Nell’anno più difficile, all’ospedale Mandic è nato il bambino numero 500

Le ostetriche guidate dal primario Gregorio del Boca hanno "brindato" simbolicamente con una lettera aperta alla cittadinanza.

Nell’anno più difficile, all’ospedale Mandic è nato il bambino numero 500
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Un piccolo ma significativo evento, nell’anno della pandemia, nell’anno più difficile. All’ospedale di Merate è nato in queste ore il bambino numero 500 del 2020 e per celebrare questo importante momento, anche per la sopravvivenza del reparto di Ginecologia del Mandic (a causa della pandemia molte donne sono state dirottate verso altri ospedali nel corso dell’anno), le ostetriche guidate dal primario Gregorio del Boca hanno “brindato” simbolicamente con una lettera aperta alla cittadinanza.

Nell’anno più difficile, all’ospedale Mandic è nato il bambino numero 500

Questo il messaggio scritto dal personale della Ginecologia dell’ospedale di Merate per celebrare la nascita del 500° bambino nell’anno 2020.

Eccoci qui anche quest’anno a brindare al 500esimo bambino nato nelle nostre sale parto!
Non è più un traguardo scontato per i piccoli ospedali come il nostro ma anche quest’anno il reparto di ostetricia e sala parto del Mandic di Merate l’ha raggiunto.
Essere ostetriche in un piccolo ospedale di provincia è sotto certi punti di vista un privilegio: abbiamo la possibilità di seguire le donne dall’inizio della gravidanza accompagnandole con continuità assistenziale, fino al momento del parto e nei giorni successivi del puerperio. Spesso le donne che incontriamo in sala parto ci conoscono già e noi conosciamo loro e questo è sicuramente importante per una buona assistenza. Il nostro ambulatorio della gravidanza fisiologica ha riaperto le porte e le nostre donne sono soddisfatte.
E’ stato un anno particolare questo, anche noi ci siamo confrontate con la grande emergenza covid, e abbiamo fatto di tutto per garantire alle donne tutte le nostre cure. In tempi normali utilizziamo il calore delle mani per scaldare e massaggiare, o il potere del sorriso per dare coraggio alle mamme che incontriamo. Quest’anno a causa di camici, mascherine, guanti e cuffie siamo state private di questi mezzi e abbiamo dovuto inventarcene di nuovi per poter lasciare alle donne un ricordo il più possibile bello della loro esperienza in sala parto: abbiamo dato sempre più attenzione alle parole e al potere dello sguardo, abbiamo iniziato a regalare l’impronta della placenta su carta come segno indelebile della gravidanza appena conclusa, abbiamo continuato a usare gli aromi e la musica come spesso facciamo. E’ stato un anno particolare appunto, ma siamo soddisfatte del nostro lavoro, siamo felici di continuare ad essere un reparto covid-free, siamo grate alle famiglie che si sono affidate a noi e speriamo per l’anno nuovo di poter continuare ad assistere sempre più donne e più bambini! Noi ci siamo e ci saremo sempre… perché dietro l’incertezza e la paura, la vita continua a sbocciare, la gioia per una nuova nascita supera le barriere di camici, mascherine e visiere e questi bambini così forti meritano di vedere prima o poi i sorrisi nel mondo!

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