La decsione

Naso rotto all'arbitro con un pugno: 5 anni di squalifica. Le scuse del giovane calciatore

Il giovane calciatore: "Ho avuto due minuti di totale blackout e mi vergogno del gesto che ho fatto, Sconterò la giustizia sportiva e, se mi sarà data la possibilità, tornerò a praticare questo sport che tanto mi ha dato in questi anni"

Naso rotto all'arbitro con un pugno: 5 anni di squalifica. Le scuse del giovane calciatore
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Naso rotto all'arbitro con un pugno: 5 anni di squalifica al giovane calciatore della Colicodervise che domenica 12 marzo 2023 si è reso protagonista di un bruttissimo episodio sul campo di Rovetta, in provincia di Bergamo, al termine dell'incontro tra i laghee e la Vertovese. E' quanto ha stabilito il giudice sportivo regionale Rinaldo Meles che nel referto ufficiale ha ricostruito la vicenda motivando la sua decisione.

Naso rotto all'arbitro con un pugno: 5 anni di squalifica

Tutto come detto è successo domenica scorsa. L'arbitrio, un ragazzo di 19 anni, al termine della gara stava lasciando il terreno di gioco. Un giocatore della Colicoderviese, sostenuto da un massaggiatore - si legge nel referto - ha iniziato ad applaudire ironicamente il direttore di gara e a insultarlo e per questo sono scattati dei provvedimenti disciplinari.

Il clima è teso evidentemente.  Ed è qui che entra in gioco un secondo giocatore della Volicoderviese, ovvero il giovane che poi subirà la pesante squalifica

"Dinnanzi alla porta dello spogliatoio il calciatore della società Colicoderviese  offendeva l’arbitro ed anche a lui il direttore di gara comunicava un provvedimento disciplinare. Alla notifica di tale decisione il calciatore avvicinava l’arbitro e lo colpiva con tre pugni al volto ( alla tempia, all’occhio sinistro ed al setto nasale) provocandogli forte dolore, mal di testa lancinante e copiosa perdita di sangue dal naso. Il direttore di gara veniva soccorso dai dirigenti ospiti che provvedevano alle prime cure ed a chiamare ambulanza e forze dell’ordine, coadiuvati dallo staff della società Colico. Sentito dai carabinieri e soccorso dai sanitari dell’ambulanza nel frattempo intervenuta, veniva trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale A Locatellii di Piario (BG), dove a seguito di esami gli veniva diagnosticata la sospetta infrazione del versante sx delle ossa nasali. Veniva poi dimesso con prognosi di gg.15".

Fin qui la ricostruzione dell'accaduto. Quindi le valutazioni del giudice sportivo.

"Non è neppure il caso di commentare la gravità della violenza posta in essere e la futilità della motivazione che l’ha scatenata".

Le scuse del giovane calciatore

Nel frattempo il giovane calciatore, consapevole della gravità del sue gesto ha scritto una lettera, pubblicata anche sulla pagina della società,  per chiedere scusa:

Chiedere scusa non sarà mai abbastanza, so di aver sbagliato e me ne sono reso conto subito.
Ho avuto due minuti di totale blackout e mi vergogno del gesto che ho fatto, chi mi conosce sa perfettamente che non sono il ragazzo violento descritto su tanti giornali in queste ultime ore.
Mi dispiace aver deluso tutti, compagni, staff e società che hanno sempre creduto in me.
Dopo quei due minuti di follia ho cercato subito l arbitro per porgere le mie scuse ma mi è stata negata la possibilità vista la situazione che si è venuta a creare, e posso solo che comprendere.
Ho commesso un grave errore ne sono consapevole e ho cancellato in un attimo tutti i sacrifici fatti per questo sport che amo; so che sarà impossibile rimediare ma adesso l’unica cosa che vorrei fare è poter incontrare di persona l’arbitro per potermi scusare personalmente.
Questa vicenda mi ha insegnato che con la violenza non si risolve nulla ed è un insegnamento che porterò nella mia vita quotidiana. Sconterò la giustizia sportiva e, se mi sarà data la possibilità, tornerò a praticare questo sport che tanto mi ha dato in questi anni.

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