Multato dalla vigilessa in centro, lettera al sindaco
L'episodio è accaduto in centro a Merate.

Multato dalla vigilessa in centro a Merate, sotto Palazzo Prinetti. Scrive una lettera al sindaco per denunciare il comportamento dell'agente di Polizia Locale rivolgendosi al sindaco Andrea Massironi. Riceviamo e pubblichiamo il contributo.
Multato, scrive al sindaco
La presente per raccontarLe un siparietto non proprio simpatico accaduto in piazza Prinetti l’8 agosto, ore 10,50, protagonisti il sottoscritto e la vigilessa signora Filomena Vacchiano.
Premesso che il Codice della strada consente alle autovetture una brevissima sosta con le quattro frecce inserite, a patto che non ostacolino la circolazione o che si trovino in prossimità di incroci e curve pericolose, io sono entrato nel tabaccaio, ho acquistato un pacchetto di sigarette e sono uscito immediatamente. Esagerando, operazione di appena due minuti. La Sua zelante vigilessa, blocchetto in mano, aveva appena iniziato a scrivere. Mi sono permesso di farle notare garbatamente - non Le riferisco i commenti pesanti di alcuni testimoni - che forse non era il caso di infierire con tanta arroganza. Risposta: “Non me ne frega niente”.
Mi permetto di suggerire alla suddetta Nobildonna un paio di cucchiaini di Malox al giorno per combattere l’acidità - in alternativa un corso accelerato di bon ton - invitandola ad avere più rispetto per i cittadini contribuenti che le assicurano lo stipendio.
Mi consenta di farLe notare che non intendo pagare 1 euro al giorno per una sosta di due minuti, il tempo di acquistare un pacchetto di sigarette. Considero questo “contributo” alla stregua del “pizzo” o al “furto con destrezza”. Inconcepibile, inaccettabile, fuori da ogni logica. Anche di quella di “far cassa” a tutti i costi. Tuttavia, passi la multa - peraltro pagata subito - ma l’arroganza e il disprezzo per il cittadino no!
E a proposito di Polizia Locale, vorrei segnalarLe, infine, un altro episodio accaduto a Pagnano tempo fa e di cui sono stato testimone insieme con altri clienti dell’agenzia della Banca Popolare di Sondrio. Ebbene, bersaglio dei Suoi vigili, questa volta, l’unico impiegato dell’agenzia, reo di aver parcheggiato l’auto appena fuori dalle strisce bianche della piazzetta (a disco orario). Le dico solo che è stato trattato come un delinquente comune, diffidato e minacciato. Lei sa bene che a Pagnano non esistono parcheggi, e da quel giorno l’impiegato è costretto a girovagare per strade e stradine a caccia di un posto per la sua vettura, rischiando di aprire in ritardo l’agenzia.
Tanto Le dovevo per buona norma. Un cordiale saluto,
Antonio Risolo
Caro Antonio, dia retta a me: smetta di fumare!