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Morti sul lavoro in Lombardia: bilancio drammatico con Lecco in zona rossa

Lecco, una provincia ad alto rischio: incidenza di mortalità doppia rispetto alla media regionale

Morti sul lavoro in Lombardia: bilancio drammatico con Lecco in zona rossa
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La sicurezza sul lavoro resta un’emergenza cruciale in Lombardia, con un bilancio che nei primi cinque mesi del 2025 conta già 60 morti, nonostante la regione si collochi ancora in zona gialla secondo la classificazione dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega. Un dato che, seppur inferiore alla media nazionale, nasconde profonde differenze tra le province lombarde, tra cui spicca purtroppo la provincia di Lecco, inserita in zona rossa per il rischio di mortalità sul lavoro.

Morti sul lavoro in Lombardia

La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di decessi sul lavoro in Italia: 42 morti in occasione di lavoro (6 in meno rispetto al 2024) e 18 in itinere (5 in meno). Nonostante il lieve calo rispetto all’anno precedente (71 morti nel 2024), il numero resta drammaticamente alto.

L’incidenza di mortalità sul lavoro, che misura i decessi ogni milione di occupati, vede la Lombardia a 9,3, sotto la media nazionale di 11,6, posizionandola in zona gialla nella mappa del rischio stilata dall’Osservatorio Vega. Questa zonizzazione identifica in quattro colori il livello di rischio: bianco (rischio più basso), giallo, arancione e rosso (rischio più alto).

Lecco in zona rossa: un dato preoccupante

La provincia di Lecco si trova in zona rossa, con un’incidenza di 20,8 morti ogni milione di occupati, più del doppio della media lombarda e quasi il doppio della media nazionale. Solo Cremona fa peggio, con un tasso di 31,8. Questo posizionamento segnala un'emergenza specifica per la sicurezza sul lavoro nel territorio lecchese.

Lecco ha registrato 3 decessi in occasione di lavoro e altrettanti in itinere, con un totale di 6 vittime da inizio anno, un numero che purtroppo si conferma alto rispetto ad altre province della regione.

Le attività più colpite e il quadro provinciale

Il settore manifatturiero è quello più colpito, con 5.856 denunce di infortunio in occasione di lavoro in tutta la Lombardia, seguito da trasporto e magazzinaggio, commercio, sanità e costruzioni. Nel territorio lecchese, con un tessuto economico spesso legato proprio all’industria e all’artigianato, questo dato assume un peso particolare.

Altri dati da evidenziare:

  • Lecco registra 1.479 denunce totali di infortunio, un numero significativo tra le province lombarde.

  • Milano guida la regione sia per numero di decessi (18) che per denunce di infortunio (oltre 15.000).

  • Le denunce da parte di lavoratori stranieri in Lombardia sono circa un quarto del totale, con 12 vittime straniere tra i 60 complessivi.

Il commento dell’Osservatorio Vega

Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega, analizza i numeri delle vittime e le incidenze di mortalità dei lavoratori in Lombardia per raccontare forme e contenuti dell’emergenza in regione:

“Un cambiamento reale può arrivare solo dalla responsabilità condivisa di imprenditori e figure della sicurezza. Le norme esistono e devono essere applicate con coerenza per ridurre le vittime. Nei primi cinque mesi del 2025 si contano 60 morti sul lavoro nella regione, che resta però al di sotto della media nazionale per incidenza rispetto alla popolazione attiva, un dato essenziale per valutare l'efficacia delle misure adottate”.

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