Marco Taccani Gilardoni: "Preso a sberle da mia madre in azienda"
Il figlio di Maria Cristina Gilardoni: "Nei miei confronti è iniziato un lento e inesorabile processo per esautorarmi sempre di più dal mio ruolo tanto che nel 2011 ho dovuto assentarmi dal lavoro per un esaurimento nervoso".

Ennesima udienza del processo Gilardoni: Questa mattina in tribunale la testimonianza del figlio della ex presidente.
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Le difese si sono opposte all'audizione del teste
Le difese degli imputati si sono opposte alla sua testimonianza, per un problema procedurale, ma alla fine il giudice Martina Beggio ha deciso di ascoltare comunque il nuovo presidente della "Gilardoni Raggi X", Marco Taccani Gilardoni 56 anni. E la sua è stata una lunga quanto sofferta testimonianza perché lui stesso, ha dichiarato è stato una vittima di quella mamma decisionista. «Una volta mi prese a sberle nell’ufficio del Personale» ha detto rispondendo ad una domanda del pm Silvia Zannini.
La testimonianza del presidente
Questa mattina si è tenuta la tanto attesa audizione del nuovo presidente e amministratore delegato dell’azienda nel processo che vede alla sbarra l’ex presidente Maria Cristina Gilardoni, 86 anni, e l’ex direttore Roberto Redaelli, 36 anni, accusati di lesioni personali gravi e di maltrattamenti alla Gilardoni Raggi X. Imputati con loro anche il socio di minoranza Andrea Ascanio Orsini, 53 anni e il medico Maria Papagianni, 45 anni che devono rispondere di reati minori.
"Hanno iniziato ad esautorarmi dal mio ruolo"
"Ho iniziato a lavorare in azienda nel 1980 all’ufficio acquisti poi ho cambiato diversi uffici e mansioni, fino al 2006 quando sono diventato responsabile della rete di vendita commerciale - ha proseguito il figlio di Maria Cristina Gilardoni - Ma nei miei confronti è iniziato un lento e inesorabile processo per esautorarmi sempre di più dal mio ruolo tanto che nel 2011 ho dovuto assentarmi dal lavoro per un esaurimento nervoso e nel 2015, dopo attente considerazioni, ho rassegnato le dimissioni diventate esecutive nel gennaio del 2016".
"Cercavo di evitare i contatti con i dipendente e i fornitori"
"Mentre ero in azienda cercavo di evitare i contatti con dipendenti, ma anche con fornitori e clienti. Infatti mi sono reso conto che chiunque avesse un rapporto di fiducia con me automaticamente finiva in una black list e veniva messo in difficoltà fino al punto di essere messo nelle condizioni di licenziarsi, nel caso di dipendenti e di essere allontanato nel caso di fornitori e clienti".