Lecco

Lotta al caporalato: controlli sui rider in città

Sono stati fermati otto fattorini e due di loro sono indagati per l’illecita cessione a terzi del proprio account digitale

Lotta al caporalato: controlli sui rider in città
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Un’operazione su larga scala, che ha interessato tutto il territorio nazionale i anche Lecco. Si tratta dei controlli a tappeto messi in atto dai comandi provinciali dei Carabinieri che, in particolare, si occupano della tutela del lavoro. A Lecco, nella serata di venerdì, gli agenti hanno fermato otto rider  per verificare che l’account digitale utilizzato per effettuare le consegne a domicilio dei ristoranti e locali della città non appartenesse a terzi. Un uso illecito riscontrato a due di loro, che ora risultano indagati a causa di questa nuova forma di "caporalato digit" che, dal Covid in poi, è diventata sempre più diffusa.

Lotta al caporalato: controlli sui Rider in città

Fino alla metà del 2019, infatti, la cessione di account era un fenomeno «fisiologico», dovuto alla volontaria e provvisoria messa a disposizione di terzi delle credenziali di login da parte del rider che, non volendo essere sloggato o penalizzato nel ranking, non potendo svolgere personalmente la prestazione per periodi più o meno lunghi (a causa di infortuni, malattia, rientro in patria per gli stranieri) prestava volontariamente il proprio account senza pretendere alcun beneficio economico ma per il solo fine di mantenere in essere il rapporto con la piattaforma.

A un certo punto però questa cessione gratuita dell’account, per qualcuno, si è trasformata in un’occasione di guadagno illegale: è stata accertata da parte delle Forze dell’ordine l’esistenza di cessioni di account con l’intermediazione di manodopera tra il proprietario dei dati di account e l’effettivo prestatore di manodopera. Gli account sarebbero quindi registrati sulle piattaforme anche (e spesso) tramite l’utilizzo di documenti falsi e, successivamente, ad avvenuto accreditamento, ceduti al rider che materialmente effettua la prestazione previa trattenuta di una quota percentuale del guadagno giornaliero da parte del caporale.

In sintesi, si verifica che gli account registrati e accreditati sulle piattaforme delle citate società di Food Delivery, verosimilmente gestiti dal caporale, vengano ceduti ad altra persona (rider) che materialmente eseguirà la prestazione lavorativa della consegna previa trattenuta di una quota percentuale del guadagno giornaliero operata dallo stesso titolare dell’account, con conseguenti ingenti profitti per quest’ultimo.

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