L’imprevisto è la chiave del Natale L'INTERVENTO DEL PREVOSTO DI LECCO

La riflessione natalizia di monsignor Davide Milani

L’imprevisto è la chiave del Natale L'INTERVENTO DEL PREVOSTO DI LECCO
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Un fermaglio per bloccare una finestra. Questo sta incuriosendo particolarmente la mia attesa del Natale. Quel fermaglio che mi turba è parte di un’antica finestra, è il minuscolo dettaglio dell’Annunciazione di Tintoretto esposta a Lecco al Palazzo delle Paure. Un fermaglio pensato per impedire, dall’interno, che quella finestra si apra. Ma a quanto pare non è servito, perché ora appare inutile, forzato e l’imposta che doveva custodire è spalancata. E da quella finestra qualcuno si è intromesso in casa. Quel fermaglio è segno che è accaduto un imprevisto.

L’imprevisto è la chiave del Natale

Davanti all’imprevisto è questione di un attimo: l’istinto di noi tutti è di normalizzarlo, conducendo rapidamente quel fatto inatteso ad un fuori programma che non deve essere, non può trovare posto, che non essendo calcolato non ha ragione di esistere.
L’imprevisto e l’inedito siamo portati a definirli come forieri di guai. Gli imprevisti li annotiamo sempre nella colonna dei costi da prevedere in più, mai come annunciazione di ulteriori guadagni possibili.

Fiducia

Tendenzialmente ci fidiamo solo di noi stessi e di quello che abbiamo già capito (se abbiano realmente capito), mai di una possibilità buona e provvidente che desidera visitarci.
Davanti all’imprevisto si può anche tentare di decifrare la provocazione.
Può essere che la finestra si apra perché qualcosa di inedito intende venire a visitarci.
Maria, la donna ritratta nel grande quadro, poteva alzarsi di scatto dalla sedia sulla quale era intenta a ricamare e richiudere infastidita l’imposta inspiegabilmente disserrata.
Invece lascia che la finestra rimanga aperta, resta ad osservare quella luce che sempre più illumina, quella bellezza che lentamente si manifesta, quel giovane pacifico messaggero che intende discorrere con lei.
Maria fa spazio a Dio, nell’imprevisto, e lo ascolta.
«Eccomi» ora dice, e mentre lo afferma indica se stessa, il suo cuore.
All’imprevisto annuncio è stato dato spazio, è stato accolto, inteso, è stata concordata fiducia e impegno: ne scaturirà un cambiamento capace di generare vicende grandiose per Maria, per tutti, addirittura per Dio. Cosí nascerà Gesù.
Da quella finestra che sbatte, lasciata poi di proposito aperta, accade il cambiamento della storia del mondo.

Occasione di cambiamento

La visita in questo Natale all’«Annunciazione Grimani» di Tintoretto, che come Parrocchia abbiamo voluto portare a Lecco, può essere occasione per comprendere come gli imprevisti della vita - piccoli e grandi, gioiosi o dolorosi – sono occasione di cambiamento: per il meglio, per la realizzazione nostra e di chi è intorno a noi.
In queste ore che ci preparano al Natale avremo visite impreviste, regali non attesi, magari qualche evento che giudicheremo negativo. Proviamo a considerarli con occhi nuovi, non con quelli del calcolo o delle nostre immediate convenienze.
La naturale paura dell’imprevisto e dell’inedito non ci impedisca di tenere aperta la finestra del cuore, così che in questo Natale Gesù Bambino, il Dio fatto uomo, ci possa visitare, portare speranza e cambiamento positivo, cosi che si affacci inoltre la possibilità che qualcuno ci dimostri il suo amore e voglia raggiungerci per dichiararlo.

Monsignor Davide Milani

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