Lecco: forze dell'ordine sul sagrato della basilica

Il Prefetto ha deciso di prendere di petto il fenomeno che causa apprensione ai fedeli più anziani

Lecco: forze dell'ordine sul sagrato della basilica
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Lecco: forze dell'ordine sul sagrato della basilica.  Al di là di sentimenti di solidarietà più o meno natalizi, la massiccia presenza di giovani stranieri sul sagrato della Basilica di San Nicolò è una questione che si trascina da lungo tempo. La pattuglia si fa folta e persino aggressiva la domenica dopo le messe. Quantomai opportuno è il provvedimento concertato al tavolo del prefetto Michele Formiglio, che mira a risolvere una volta per tutte il problema alla radice.

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Lecco: forze dell'ordine sul sagrato della basilica

Per lo più si tratta di giovanotti in prevalenza stranieri che costituiscono una vera e propria colonia. Si fanno vivi, con insistenza, ogni giorno prendendo di mira soprattutto gli anziani. Quell’area, conosciuta anche come ex Serpentino, è da decenni ormai al centro di un piano di riqualificazione sul quale si sono spesi invano Amministrazioni d’ogni colore. La verità è che quel luogo così frequentato il dì e nei giorni di festa, non appena si affacciano le tenebre diventa un transito non consigliabile perché al di là delle intenzioni e dello spirito buonista, anche l’accattone quando ti si accosta con modi pretenziosi e bruschi non è raccomandabile per nessuno. Va da sé che altri luoghi della città soffrono del fenomeno dell’accattonaggio: valga per tutti l’esempio di piazza Affari dove sfidiamo chiunque ad attraversarla la sera o di notte mentre una falange di ragazzotti con bottigliette di birra in una mano e telefonino nell’altra ti si avvicinano sino a pressarti. Oltre alla sgradevole sensazione c’è sempre il rischio, come anche recenti fatti lecchesi dimostrano, di qualche contatto non proprio amichevole.

Tavolo in Prefettura

Proprio per questa ragione, la scorsa settimana, durante un tavolo in Prefettura è stata condivisa con la Polizia Locale di Lecco «l’esigenza di porre fine al fenomeno dell’accattonaggio molesto che si registra sul Sagrato della Basilica di San Nicolò in occasione delle funzioni liturgiche e che, in ragione dell’aggressività di cui si connota, ingenera soprattutto nelle persone anziane sentimenti di insicurezza» come si legge in una nota inviata dall’ufficio stampa di Formiglio. Ieri mattina gli agenti della Questura hanno iniziato a presidiare l’area durante le funzioni. Spiega il prevosto don Davide Milani: «La parrocchia è sempre attenta alle persone bisognose. Diamo un’offerta a chiunque la chiede, senza indagare se i bisogni sono reali o fittizi. Inoltre cerchiamo di incanalare ai nostri servizi le persone che mostrano particolari esigenze: se hanno fame li indirizziamo alla nostra mensa, se hanno bisogno di abiti al guardaroba, se si sentono soli o hanno particolari problemi al servizio ascolto. Quello che però ci preoccupa è che nelle ultime domeniche i medicanti sono arrivati a bloccare le persone all’uscita dalla funzione. E questo non è accettabile. Ho provato più volte a spiegare loro che possono chiedere l’elemosina, ma giù dai gradini».

 

 

 

 

 

 

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