La piaga della pedopornografia spiegata da un esperto

"Se torniamo dal lavoro stanchi e lasciamo fare ai nostri figli ogni cosa purché non ci disturbino, pian piano sfuggiranno dal nostro controllo"

La piaga della pedopornografia spiegata da un esperto
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Conferenza sulla criminalità informatica mercoledì scorso, 23 gennaio, in parrocchia a Novate. L’incontro, organizzato da don Eugenio Folcio nella settimana diocesana dell’educazione, ha visto come relatore Luca Brigatti, assistente capo della Polizia di Stato.

Adolescenti troppo furbi? Tutto dipende dall'educazione

Novatese di nascita, 41 anni, Luca Brigatti ha parlato diffusamente di crimini informatici e pedopornografia davanti a una quarantina di persone. «I giovani sono più sgamati di noi – ha dichiarato un genitore – Ti fregano come vogliono. Sono loro che spesso risolvono i nostri problemi informatici». Considerazione cui Brigatti ha immediatamente risposto. «Tutto dipende da come sono abituati ad utilizzare i mezzi tecnologici che noi regaliamo loro a Natale o al compleanno – ha spiegato – Se fin da piccoli c’è l’obbligo di usare il computer sul tavolo del salotto, di vagliare i siti in cui navigano o di controllare il cellulare dei ragazzi a sorpresa, certamente il pericolo di incappare nella pornografia diminuisce. E questo perché il giovane conosce il limite e i rischi in cui potrebbe incorrere. Se, al contrario, torniamo dal lavoro stanchi e lasciamo far loro ogni cosa purché non ci disturbino, è chiaro che tutto diventa più facile e probabile. Pian piano sfuggiranno totalmente dal nostro controllo».

Il servizio completo sul Giornale di Merate in edicola da martedì 29 gennaio 2019

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