Istituti Airoldi e Muzzi: premiati i dipendenti e festeggiati i 425 anni della Fondazione FOTO
Giuseppe Canali: "Questo anniversario ci aiuta a comprendere come la nostra vocazione di cura per i più deboli affondi le proprie radici nella storia secolare di questa terra"

Gli Istituti Airoldi e Muzzi celebrano una speciale Festa d'autunno e della Riconoscenza. Ai tradizionali riconoscimenti per i dipendenti che festeggiano i 25 anni di attività, si è infatti aggiunta la festa per i 425 anni di storia della Fondazione.
Gli Istituti Airoldi e Muzzi compiono 425 anni
È infatti datato 8 agosto 1594, alla presenza dell’Arcivescovo di Milano Gaspare Visconti, l’atto ufficiale di battesimo dell’Ospizio di Acquate, che dà attuazione al testamento con cui, quattro anni prima, Giovanni Antonio Airoldi, notaio di Acquate, legava tutti i suoi beni alla fondazione di un ospedale per i poveri da intitolare alla Vergine Maria.










La vocazione degli Istituti e dei suoi collaboratori
“Questo anniversario - commenta il presidente Giuseppe Canali - ci aiuta a comprendere come la nostra vocazione di cura per i più deboli affondi le proprie radici nella storia secolare di questa terra e si alimenti costantemente grazie alla passione, alla generosità e alla dedizione di quanti – dipendenti, collaboratori, volontari, donatori e amministratori – hanno permesso la crescita e lo sviluppo di questa storica Istituzione”.
Dipendenti premiati
Ad essere premiati quest’anno per i 25 anni di fedeltà al lavoro sono stati: Alberto Agostani, Monica Bonifacino, Roberto Casanova, Simonetta Chiappa e Paola Maria Mazzoleni.



Il sindaco Brivio
Parole di gratitudine sono state espresse anche dal Sindaco di Lecco, Virginio Brivio, che ha sottolineato la proficua collaborazione degli Istituti con le istituzioni del territorio, a cominciare proprio dal Comune di Lecco.


Inaugurazione della mostra di pittura
Al termine della cerimonia di premiazione è stata anche ufficialmente inaugurata la mostra di pittura dei partecipanti al laboratorio artistico di Rosalba Citera.