Il ministro Francesco Boccia a Celana: “Se i Comuni rilevassero l’immobile, lo Stato potrebbe provvedere con finanziamenti” FOTO

I sindaci del territorio hanno accompagnato il ministro durante la visita.

Il ministro Francesco Boccia a Celana: “Se i Comuni rilevassero l’immobile, lo Stato potrebbe provvedere con finanziamenti” FOTO
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Il ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Francesco Boccia, ieri, sabato 14 dicembre, ha fatto visita al municipio di Pontida e al collegio di Celana di Caprino Bergamasco.

Il ministro Francesco Boccia in Comune a Pontida

Ieri, sabato 14 dicembre, è stata una giornata importante per gli amministratori della Valle San Martino e del circondario. Il ministro Pd Francesco Boccia, su invito dell'amico Pierguido Vanalli, sindaco di Pontida, ha tenuto un dibattito in municipio parlando dell'autonomia differenziata delle Regioni. "La scelta dell'autonomia non ha colori politici - ha dichiarato il ministro - Dopo tre mesi di lavoro congiunto e dopo aver visitato l'Italia, devo ringraziare l'intero sistema degli enti locali per il grande senso di responsabilità. Difenderò sempre l'unità delle Regioni ritrovata, senza unità non ho intenzione di andare avanti, non faccio riforme a colpi di maggioranza, non faccio riforme gli uni contro gli altri".

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Visita al Collegio san Carlo di Celana

Altro tema fondamentale dell'incontro è stato il futuro del Collegio di Celana. Proposta dei sindaci del territorio è quella di realizzare un istituto di avviamento al lavoro, in modo che si vada a combattere anche lo spopolamento delle valli. Firmata da tutti una lettera, come suggello di impegno comune per raggiungere l'obiettivo. Boccia, dal canto  suo, dopo aver visitato una piccola area della più antica scuola cattolica italiana (il vero cuore della struttura sembra essere off limits per tutti), ha asserito: "Se i Comuni rilevassero la struttura, per lo Stato sarebbe più semplice provvedere a dei finanziamenti". Una frase che suona tanto di promessa. Una speranza per l'ex collegio, su cui grava un debito di circa 2 milioni di euro e per il quale i soldi per pagare il mutuo sembrano non esserci.

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