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Grignone, escursionisti bloccati al buio: soccorsi dal CNSAS. Oltre 270 interventi da inizio anno per la XIX Delegazione Lariana

"La montagna offre esperienze straordinarie, ma richiede rispetto delle regole, consapevolezza dei propri limiti e dotazioni adeguate"

Grignone, escursionisti bloccati al buio: soccorsi dal CNSAS. Oltre 270 interventi da inizio anno per la XIX Delegazione Lariana
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Intervento serale sul Grignone ieri, lunedì 21 luglio 2025 per il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), impegnato nel recupero di tre escursionisti stranieri in difficoltà. I tre giovani, di nazionalità spagnola, stavano cercando di raggiungere il rifugio Rosalba, ma sono stati colti dalla stanchezza e dal buio, non riuscendo più a proseguire lungo il sentiero.

Grignone, escursionisti bloccati al buio: soccorsi dal CNSAS. Oltre 270 interventi da inizio anno per la XIX Delegazione Lariana

L’allarme è scattato intorno alle 20:30. Dall’elisuperficie di Barzio è decollato un elicottero del 118, proveniente da Como, con a bordo i tecnici della stazione Valsassina del Soccorso Alpino. Raggiunto il gruppo in quota, i soccorritori hanno tratto in salvo i tre escursionisti, illesi, e li hanno trasportati a valle in sicurezza.

L’episodio si inserisce in un quadro più ampio di intensa attività da parte delle squadre del Soccorso Alpino nella zona. Dal 1° gennaio al 18 luglio 2025, la XIX Delegazione Lariana del CNSAS ha portato a termine ben 279 interventi di soccorso, assistendo complessivamente 318 persone, di cui 25 purtroppo decedute in seguito a incidenti o condizioni critiche.

Le persone coinvolte sono state 230 uomini e 88 donne, in prevalenza di nazionalità italiana (279). A sostenere questo impegno straordinario sono stati 1280 operatori, che hanno accumulato oltre 7000 ore di lavoro sul campo.

I dati, suddivisi per stazione, mostrano una presenza capillare del CNSAS sul territorio:

  • Dongo: 16 interventi

  • Lario Occidentale - Ceresio: 30

  • Lecco: 65

  • Pavia Oltrepò: 4

  • Triangolo Lariano: 51

  • Valsassina - Valvarrone: 85

  • Varese: 28

Le cause più frequenti di attivazione sono cadute, inciampi o scivolate (58 persone soccorse), seguite da malesseri fisici o psicologici (47), cadute dall’alto (41), incidenti su terreno roccioso (8), ritardi nei percorsi (15), perdita di orientamento (5), morsi di serpente (2) e punture di insetti (1).

Quanto alle attività praticate al momento dell’incidente, prevalgono nettamente le escursioni (148 casi), seguite da running, trekking e attività turistiche (13 per ciascuna categoria). Altri interventi hanno riguardato ferrate e sentieri attrezzati (9), baite e alpeggi (12 in totale), mountain bike (6), alpinismo (4), raccolta di funghi (3) e sci alpinismo (2).

Marco Anemoli, Delegato per la XIX Delegazione Lariana, sottolinea l’importanza della prevenzione: “I numeri confermano quanto sia fondamentale una corretta preparazione. La montagna offre esperienze straordinarie, ma richiede rispetto delle regole, consapevolezza dei propri limiti e dotazioni adeguate. Pianificare il percorso, controllare il meteo e comunicare i propri spostamenti sono abitudini che possono fare la differenza. Ogni intervento evitato grazie alla prudenza è una vittoria per tutti”.

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