Gli Alpini di Civate ridanno vita ai cippi in ricordo dei civatesi morti per la patria
"Un uomo non muore mai se c'è qualcuno che lo ricorda"
Gli Alpini di Civate, in occasione del 4 novembre, hanno deciso di festeggiare in modo alternativo, dando nuova vita ai 60 cippi dedicati ai civatesi morti per la patria.
Gli Alpini di Civate celebrano il 4 novembre in modo alternativo
Visto il protrarsi delle restrizioni anti-covid e non potendo svolgere manifestazioni in occasione della ricorrenza del 4 Novembre, gli Alpini di Civate decidono di onorare questo giorno in modo alternativo. Spinti dal motto “Per non dimenticare” il Gruppo ha dato nuova vita ai cippi del monumento dei caduti che nel piazzale delle Rimembranze, antistante il cimitero di Civate.
Cippi ricondizionati in onore dei caduti
Vicino al monumento ci sono 60 cippi in ricordo del sacrificio dei Civatesi che hanno dato la vita per la patria. Ogni cippo ha una targhetta sulla quale è inciso il grado, il nome, la data e il luogo della morte di ogni caduto. Il tempo le aveva deteriorate e in molte si faceva fatica a leggerne anche solo il nome della persona a cui era dedicata. Gli Alpini di Civate hanno quindi deciso di dar loro nuova vita: sono state tutte smontate, pulite, verniciate e ricondizionate.
"Quanta emozione"
"E' stata un'emozione immensa quella provata mentre ripulivamo le targhette. Immaginavamo i loro volti, i loro ideali e le loro sofferenze. In un giorno così importante come quello del 4 novembre, si vuole e si deve lanciare un messaggio a tutta la comunità e soprattutto ai giovani: un uomo non muore mai se c'è qualcuno che lo ricorda" ha commentato il Gruppo.