Giovane cuoco perde il lavoro e diventa chef a domicilio
Dopo la cassa integrazione il giovane si è dedicato al volontariato poi ha deciso di preparare piatti a domicilio

Nicolò Tosetti dopo aver perso il lavoro si è dedicato al volontariato e si è poi reinventato come chef a domicilio.
La pandemia occasione di u nuovo inizio
La pandemia come occasione per un nuovo inizio. Sembra difficile da credere eppure Nicolò Tosetti, cuoco di vent’anni con casa a Belledo, ha deciso di reinventarsi con l’obiettivo di aprire un suo laboratorio e cucinare per i lecchesi... ma a casa loro.
Già, perché se il Coronavirus ha interdetto le uscite a cena, comunque non è detto che non si possa trascorrere una piacevole serata davanti a un fumante risotto alla pescatora (uno dei sui must) e a un bicchiere di buon vino fra le mura domestiche, serviti e riveriti, come si suol dire.
Nicolò, dopo la scuola per cuochi all’Aldo Moro di Valmadrera e un anno di corso con chef stellati, aveva trovato lavoro in un ristorante di Madesimo.
La cassa integrazione
"Durante il primo lockdown - racconta - come molte altre persone, sono finito in cassa integrazione e avendo molto tempo libero ho deciso di raccogliere l’invito di un amico e unirmi a «La Carovana del Sorriso» (onlus nata nel 2009, ndr) e dedicarmi al volontariato. E’ stato davvero bello: portavamo spesa e medicinali alle persone anziane e sole, l’ho trovata un’esperienza molto arricchente. Tra l’altro quando nel sodalizio è girata la voce che sono un cuoco mi è stato chiesto di preparare dei piatti d’asporto per i volontari".
Il nuovo inizio
Inutile dire che l’iniziativa è stata un successo. "Una sera, Francesca, una delle volontarie, mi ha chiesto se avevo voglia di cucinare a casa sua in occasione del suo compleanno e così è nata l’idea di diventare uno chef a domicilio. Anche perché la serata è stata bellissima, un vero successo. Io ho portato tutti gli ingredienti, ovviamente di alta qualità, e una volta in cucina, davanti ai fornelli, ho spiegato passo dopo passo quello che stavo facendo. Mi piace molto trasmettere l’amore e la passione per questo lavoro. Poi ho servito i piatti ai commensali rispondendo alle loro domande".
A disposizione dei lecchesi... e non
Per chiamare a casa Nicolò non è necessario attendere un evento speciale, anche se ovviamente il ventenne è attrezzato per ogni occasione. "Basta aver voglia di mangiare un piatto particolare che la propria moglie non sa o non ha tempo di cucinare - prosegue il giovane chef - e qui intervengo io. Porto tutti gli ingredienti e cucino. Lo posso fare sia a Lecco che in provincia, ho tesserino che mi consente di girare anche in zona rossa".
L'amore per la cucina è una passione di famiglia
Per Nicolò la passione per la cucina viene da lontano, anzi si potrebbe dire che è una questione di... Dna. "Fin da quando avevo cinque anni aiutavo mia nonna Ondina e mia mamma Claudia a cucinare. Ho iniziato pelando le patate e poi lavorando, nel periodo estivo, in un agriturismo di proprietà di amici di mia nonna. Diventare cuoco è sempre stato il mio sogno perciò scegliere una scuola specialistica è stato quasi un passaggio obbligato. Non desideravo essere nient’altro".
Attualmente Nicolò è in grado di preparare qualunque piatto, basta chiedere. "I risotti e i primi piatti sono la mia passione, ma naturalmente il menù lo sceglie il cliente. Per questa settimana abbiamo anche ideato un menù, preparato in laboratorio, con consegna a domicilio (vitello tonnato, crespelle bresaola e fontina, taroz valtellinesi e tiramisù) a 25 euro".
Insomma, per una serata un po’ diversa dal solito Nicolò è a disposizione con tutta la sua fantasia e il suo entusiasmo (331 8944425).


