Situazione paradossale

Due dipendenti su tre sono no vax: Comune in crisi

Polti: "Io sinceramente proprio non me l'aspettavo. La trovo una cosa estremamente scorretta soprattutto nei confronti dei cittadini"

Due dipendenti su tre sono no vax: Comune in crisi
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Due dipendenti su tre sono "no vax": Comune in crisi. Succede a Oliveto Lario paese di poco più di mille anime (divise per altro nelle frazioni di Onno, Vassena e Limonta) che sta "pagando" a caro prezzo la presa di posizione di due lavoratori pubblici che da venerdì scorso sono a casa senza stipendio.

Due dipendenti su tre sono no vax: Comune in crisi

I due dipendenti hanno informato il sindaco Bruno Polti di non avere il green pass e di non avere intenzione di sottoporsi ai periodici tamponi necessari per ottenerlo in mancanza della completa vaccinazione  ("per lo meno non pagati di tasca loro visto che mi hanno detto che se li avesse pagati il Comune li avrebbero fatti, ma questa cosa non sta né in cielo né in terra" precisa il primo cittadino), qualche giorno prima della "fatidica" data del 15 ottobre quando il certificato verde è divenuto obbligatorio sui luoghi di lavoro. Un lasso di tempo troppo breve per l'Amministrazione e per la macchina comunale per correre ai ripari se non con soluzioni provvisorie che si basano sulla  buona volontà di chi il vaccino, o il tampone lo ha fatto.

Il sindaco Bruno Polti

"Già siamo in una situazione di carenza di organico e questa cosa proprio non ci voleva - spiega il primo cittadino - Qualche tempo fa abbiamo bandito un concorso per incrementare il numero dei dipendenti, ma purtroppo è andato male. Nessuno ha raggiunto un punteggio sufficiente per affrontare al prova orale  e quindi in comune i dipendenti negli uffici erano in tutto tre (Ragioneria, Anagrafe e Affari generali)". Ora ne è rimasto uno solo.

A "tamponare" (giusto per usare un gioco di parole) ci stanno pensando la ragioniera del Comune ( "che è davvero bravissima"), i lavoratori di pubblica utilità ("ottime persone che si sono messe a disposizione con gran senso del dovere"), il sindaco stesso  e gli assessori che stanno tendando di essere il più possibile presenti in municipio "anche se ci sono degli aspetti tecnici e delle pratiche che noi purtroppo non possiamo fare".

Polti ha pertanto contattato sia il Prefetto Castrese de Rosa che i sindaci del territorio per chiedere aiuto . "Tutti sono stati solidali. Nei prossimi  giorni dovrebbero arrivare dei dipendenti di altri municipi che a turno, lavoreranno  temporaneamente a Oliveto". Non solo ma in supporto giungeranno anche i giovani di Dote Comune.

Resta comunque una delusione cocente per Polti, tanto dal punto di vista professionale quanto da quello umano. "Io sinceramente proprio non me l'aspettavo. La trovo una cosa estremamente scorretta soprattutto nei confronti dei cittadini. Io penso che vaccinarsi sia un dovere. Di più, io sono favorevole ad un obbligo vaccinale. Ma visto che non c'è, chi non si vaccina dovrebbe fare i tamponi. Invece queste persone preferiscono stare a casa e risparmiare i soldi delle analisi e della benzina, è inutile giraci intorno".

Una critica senza se e senza ma la sua che si spinge anche più in alto. "Io sono un amministratore di centrodestra, anzi, diciamolo, quasi più di destra, ma non comprendo proprio l'atteggiamento dei leader dei partiti di questa area che strizzano l'occhio ai no vax o ai no green pass. Per racimolare pochi voti ne stanno perdendo migliaia e si è visto alle ultime elezioni amministrative..."

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