Don Giorgio parla dopo le polemiche "Le mie sono provocazioni per stimolare la gente"

«Vedere in Salvini  il male personificato  è del tutto ridicolo ed è fuorviante: via lui arriverà un altro populista che prenderà il suo posto».

Don Giorgio parla dopo le polemiche "Le mie sono provocazioni per stimolare la gente"
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Dopo le aspre polemiche sulle sure prese di posizioni di don Giorgio de Capitanti contro i leghisti ("buttiamoli fuori dalle chiese" aveva detto in un audio mandato in onda alla trasmissione la Zanzara suscitando persino la reazione, in prima persona, di Matteo Salvini), il sacerdote ha deciso di spiegare le sue... provocazioni.

Don Giorgio parla dopo le polemiche

"Quando si ha a che fare con una massa che ha perso la capacità di ragionare in proprio, non rimane che dare pugni nello stomaco, il quale (stomaco) naturalmente risponde con gli istinti della pancia (o ventre)" - scrive il prete residente a La Valletta. "Da anni e anni sto combattendo l’ideologia leghista, oltre aver combattuto fortemente sia Silvio Berlusconi che il Movimento di Comunione e liberazione (entrambi per fortuna in fase discendente)".

E su Salvini

«Vedere in Salvini  il male personificato  è del tutto ridicolo ed è fuorviante: via lui arriverà un altro populista che prenderà il suo posto».

Critiche anche alla Chiesa

«Una colpa non da poco ce l’ha la Chiesa, che non parla mai  e non educa il popolo dei credenti ai valori che sono l’essenza di ogni essere umano».

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