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Senza scampo Paolo Bellazzi e Christian Mauri, i due amici dispersi in Grignetta

Le informazioni confermate finora, specificano dal Cnsas - riguardano in particolare il rilevamento del segnale del dispositivo Recco di una delle due persone disperse in Grignetta, grazie a una strumentazione particolare, una campana con gancio baricentrico in dotazione al Soccorso alpino lombardo, in seguito a un accordo sottoscritto con la ditta produttrice. I segnali intercettati potrebbero appartenere a due dispositivi differenti.

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Si sono infrante nella serata di oggi le speranze di ritrovare in vita Paolo Bellazzi di Cambiago e Christian Mauri di Vimercate, entrambi del 1976, i due uomini  dispersi in Grignetta.  I due brianzoli  nella mattinata di sabato erano saliti ai Piani Resinelli per affrontare l’ascesa della Grigna meridionale, probabilmente percorrendo il sentiero della cresta Cermenati e a casa non sono mai tornati. 

Entrambi 49enni e amici di lunga data, erano colleghi in un’azienda della Brianza, appassionati di montagna e sportivi esperti, con un forte legame con la Grignetta.

Senza scampo Paolo Bellazzi e Christian Mauri, i due amici dispersi in Grignetta

Il peggior epilogo di queste tre drammatiche giornate di ricerche è arrivato questa sera, lunedì 10 febbraio 2025.  L’ultimo sorvolo dell'elicottero, nel tardo pomeriggio di oggi, ha consentito di rilevare un segnale attraverso il dispositivo Recco. Questa tecnologia  permette di rilevare speciali componenti passivi frequentemente presenti negli indumenti da montagna.

Le informazioni confermate finora, specificano dal Cnsas -  riguardano in particolare il rilevamento del segnale del dispositivo Recco di una delle due persone disperse in Grignetta, grazie a una strumentazione particolare, una campana con gancio baricentrico in dotazione al Soccorso alpino lombardo, in seguito a un accordo sottoscritto con la ditta produttrice. I segnali intercettati potrebbero appartenere a due dispositivi differenti.

Il personale del CNSAS Lombardo - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, con tre tecnici a bordo dell’elicottero di Elitellina (l’impiego del mezzo è stato concordato con AREU - Agenzia regionale emergenza urgenza) che ascoltavano in cuffia i segnali ricevuti dall'apparecchio, ha anche avvistato la sagoma di una persona in un canale.

Già dal pomeriggio di ieri, i dispositivi Imsi Catcher della Direzione Vigili del Fuoco Lombardia, unitamente a una squadra di ricerca a terra e a un drone  erano riusciti a triangolare la posizione del cellulare di uno dei dispersi. Nonostante le condizioni meteo difficili, che hanno rallentato il progresso delle operazioni, i soccorritori hanno lavorato ininterrottamente per non lasciare nulla di intentato.

Sono in corso altri accertamenti. Il segnale captato proviene da una zona del Canalone Caimi che presenta il rischio di distacco di valanghe, quindi i soccorritori stanno valutando come proseguire. Al momento le attuali condizioni meteorologiche e di terreno non permettono ancora il recupero delle salme.

Le operazioni di recupero sono sospese fino a quando le condizioni di sicurezza e di visibilità lo consentiranno.

 

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Le squadre delle Stazioni di Lecco e Valsassina - Valvarrone del Soccorso alpino  sono alternate da stamattina, in collaborazione con Guardia di Finanza, Carabinieri e Vigili del fuoco. Le condizioni meteorologiche nel pomeriggio di oggi,, lunedì,  hanno presentato un lieve miglioramento, che ha  consentito il volo degli elicotteri.  Sul posto ha operato l’elisoccorso di Como di AREU - Agenzia regionale emergenza urgenza che  ha trasportato in quota le squadre del CNSAS - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico per la perlustrazione a terra.

Presenti anche l’elicottero della Guardia di Finanza (che ha a bordo il dispositivo IMSI - Catcher per rilevare eventuali segnali del telefonino) e il mezzo di Elitellina, per sorvolare la zona in cerca del segnale di altri dispositivi di localizzazione.   Il centro operativo, considerate le esigenze di logistica legate alle operazioni di soccorso, è  stato allestito presso il centro del Bione a Lecco.

Sono stati effettuati voli sia dall'elicottero Drago dei pompieri  che dal velivolo  Volpe della GDF con esito negativo.  Un tentativo per ritrovare i dispersi in Grignetta è stato   effettuato  con il Sistema Recco del Soccorso alpino su un elicottero privato, quello che poi in serata ha consentito di individuare le salme.

 

Le ricerche sabato e domenica

 

Sabato e domenica oltre 24 ore di ricerche dure, disperate, difficoltose, non avevano dato esito. Una «timida» speranza si era  fatta strada intorno alle 20 di ieri, domenica  quando i sistemi Imsi catcher della direzione Vigili del fuoco Lombardia avevano  quantomeno ristretto l’area delle ricerche nei pressi del Canalone Caimi.

Un passo importante ottenuto grazie a una strumentazione che opera attraverso un dispositivo installato sul drone che emula il funzionamento delle celle telefoniche convenzionali.

Il sensore Imsi Catcher intercetta e traccia i segnali emessi dagli smartphone, anche in zone prive di copertura telefonica, una caratteristica essenziale considerando la complessa orografia. Nonostante i soccorritori dossero  riusciti a circoscrivere l’area, le condizioni di scarsa sicurezza avevano  però impedito un’operazione immediata con squadre via terra. Per questo le ricerche sono riprese stamattina.

Le operazioni per cercare di individuare e salvare i due uomini, come detto erano iniziate nel pomeriggio di sabato quando i familiari di uno dei due brianzoli,  entrambi appassionati di montagna, hanno dato l’allarme non vedendolo rientrare a casa. In campo da sabato sono scesi i tecnici della XIX Delegazione Lariana del Soccorso Alpino. Con loro anche i Vigili del fuoco di Lecco e i militari della Guardia di Finanza. Nella serata di sabato due squadre del Cnsas erano  riuscite a raggiungere la vetta dopo il calare del buio, mentre altre due avevano ispezionato accuratamente i canali della Grignetta.

Dispersi in grignetta
Le condizioni meteo avverse, caratterizzate da una bufera di neve in quota e forti raffiche di vento, avevano reso estremamente difficoltose le operazioni di soccorso, aumentando il rischio di valanghe. Durante la notte tra sabato e domenica era  entrata in azione una squadra specializzata con droni dotati di rilevamento termico, nel tentativo di individuare i due escursionisti lungo i sentieri e nei canali. Dopo una sospensione, le operazioni erano ripartite con le prime luci dell’alba di ieri. Impegnati una ventina di soccorritori delle Stazioni di Lecco e di Valsassina - Valvarrone del Cnsas, insieme con i pompieri con squadre Saf (speleo alpino fluviale ), squadre per la ricerca su ghiaccio e neve, Vigili del fuoco Tas (topografia applicata al soccorso).

Ai Resinelli domenica era  stato allestito un campo base e in posto avevano operato tecnici con droni, squadre cinofile e l'elicottero Drago decollato da Malpensa. Nel primo pomeriggio di domenica   il velivolo dei Vigili del fuoco aveva  continuato a sorvolare la zona supportato da terra dal funzionario e dalla squadra Imsi catcher. In serata le operazioni  per cercare di riportare a casa i dispesi in Grignetta via terra erano  state necessariamente sospese per poi riprendere, come detto, stamattina e concludersi  nella serata di oggi con il tragico epilogo.

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