Disastro aereo in Etiopia, tra le vittime tre bergamaschi

Nessun superstite purtroppo tra le 157 persone a bordo. Le vittime facevano parte dell'associazione Africa Tremila Onlus di Bergamo.

Disastro aereo in Etiopia, tra le vittime tre bergamaschi
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Disastro aereo Ethiopian,  nessun superstite tra le 157 persone a bordo. Coinvolti anche dei bergamaschi,  stando alle prime informazioni dell’associazione Africa Tremila Onlus di Bergamo, con sede in via Torretta.

Aereo precipita in Etiopia

Un Boeing 737 della  Ethiopian Airlines  è precipitato stamani mentre volava da Addis Abeba a Nairobi. Morte 157 persone, di cui 8 italiani.  Non ci sono purtroppo superstiti.

Da Addis Abeba a Nairobi

L’aereo è decollato alle 8.38 dall’aeroporto di «Bole» diretto a Nairobi, in Kenya, ed è precipitato a 60 chilometri a sud-ovest dalla capitale dell’Etiopia. Si è schiantato sei minuti più tardi, intorno alle 8.45, ora locale. Sono 157  le vittime (149 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio), di cui , stando a quanto emerso poco fa, il presidente dell’associazione Africa Tremila Onlus di Bergamo, la moglie e un altro socio. Fra gli scomparsi, anche un assessore della Regione Siciliana.

Così la deputata dem Elena Carnevali, poco fa su Facebook.

Solidali per il Malawi

Paura  anche per alcuni volontari di Covo attualmente in missione in Africa. La presidente di «Solidali per il Malawi», Giovanna Rubini, ha rassicurato circa le condizioni dei due. “Davide e Mario,   padre e lo zio di Michele, un nostro volontario, sono decollati stamattina da Addis Abeba, ma fortunatamente non si trovavano sull’aereo caduto – ha spiegato Rubini – Faranno infatti scalo in Zambia, mentre l’aereo precipitato era diretto a Nairobi. Siamo comunque vicini al dolore delle famiglie coinvolte”.

Nazionalità dei passeggeri

Secondo una prima conta, ci sarebbero stati a bordo 32 cittadini kenyani, 9 etiopici, 18 canadesi, 8 provenienti da Cina, Stati Uniti e Italia; 7 da Francia e Gran Bretagna; 6 dall’Egitto, 5 olandesi, 4 da India e Slovacchia; 3 dall’Austria, 3 dalla Svezia, 3 dalla Russia, 2 dalla Spagna, 2 dalla Polonia, uno da Belgio, Norvegia e Serbia. Si contano anche vittime marocchine, israeliane e da Indonesia, Somalia, Togo, Mozambico, Ruanda, Sudan, Uganda e Yemen.

La ricostruzione

Il sito «Flightradar24» ha riferito che, dopo il decollo, il Boeing 737 aveva «una velocità verticale instabile». Questo secondo quanto denunciato dal pilota, che aveva subito allertato i controllori di volo, dichiarando di voler tornare indietro. Aveva già avuto l’autorizzazione a rientrare quando lo schianto è avvenuto. L’aereo era un velivolo nuovo, consegnato alla compagnia aerea a metà novembre.

Aereo appena controllato

Ethiopian Airlines ha fatto sapere che il velivolo era stato revisionato il 4 febbraio. Poco prima era arrivato da Johannesburg ad Addis Abeba. Si tratterebbe di un aereo di recente fabbricazione, un Boing 737 800 MAX.

Su Twitter le condoglianze di Elena Carnevali, deputata Pd.

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