Diritti umani e volontariato: una serata con la mamma di Vik
Ad organizzare l'importante appuntamento, che si svolgerà al Monastero del Lavello a partire dalle 20.45 sono il gruppo Lezioni al campo - circolo Arci e Fondazione Monastero di Santa Maria del Lavello.
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Diritti umani e volontariato: saranno questi i temi della serata in programma il prossimo 30 maggio a Calolzio.
Non si spegne il ricordo di Vik
Una serata con Egidia Beretta storico sindaco di Bulciago la mamma del pacifista Vittorio Arrigoni, il cui anniversario di scomparsa è stato "celebrato" anche in palestina solo poche settimane fa. Ad organizzare l'importante appuntamento, che si svolgerà al Monastero del Lavello a partire dalle 20.45 sono il gruppo Lezioni al campo - circolo Arci e Fondazione Monastero di Santa Maria del Lavello. Alla serata prenderà parte anche il professor Luigi Gilberti.
Lezioni al Campo
Il gruppo sorge spontaneamente nel 2015 con un obiettivo :creare una scuola d'italiano, gratuita, per i ragazzi del campo profughi di Lecco. "Siamo partiti in pochi, uniti dalla stessa professione, quella di insegnante, e dallo stesso desiderio, fare qualcosa per gli ultimi - spiegano i vlontari in rete - Alcuni di noi erano già amici, altri, che non si erano mai incontrati prima, lo sono diventati poi. Siamo man mano cresciuti di numero e di entusiasmo. Come una piccola palla di neve che lungo il percorso cresce, ma senza fare troppo rumore. Nel gennaio 2017 ci siamo costituiti formalmente in associazione, Onlus, per poter avere un maggior riconoscimento e accedere a finanziamenti e bandi, e ad oggi contiamo una cinquantina di iscritti, tra volontari attivi e sostenitori".
Le attività
"Il nostro primo obiettivo continua ad essere l'apprendimento dell'italiano, fondamentale per una prima integrazione, ma non ci fermiamo a quello. Abbiamo organizzato un gruppo di cammino per andare a scoprire il territorio, le montagne, il lago, i luoghi significativi della città, e poi momenti di svago, tornei sportivi e laboratori musicali. Abbiamo anche organizzato momenti di incontro con la comunità locale, interventi nelle scuole, eventi divulgativi, progetti per favorire l’integrazione e la conoscenza reciproca, come il progetto “Natale in famiglia”, che ha visto 300 profughi ospitati a cena nelle case delle famiglie lecchesi".
La formazione
"Ci stiamo occupando anche della formazione successiva all’alfabetizzazione italiana, la preparazione per la scuola media, i corsi professionalizzanti. Aiutiamo i ragazzi a scrivere il curriculum, a cercare un lavoro. E vedere alcuni di loro che oggi hanno un lavoro e si stanno ricostruendo una vita, ricordandoli come sono arrivati giusto due anni fa, senza conoscere una parola di italiano, senza soldi, senza un amico o un parente sul territorio che li potesse “raccomandare”, ci riempie di gioia e di orgoglio per il lavoro svolto".