Esino in vendita, De Capitani "bacchetta" Eolo: "Nessun bando con loro"
"Il comune di Pescate non parteciperà a nessun bando promosso o gestito dalla società di telecomunicazioni che ha messo in campo col sindaco di Esino Lario una campagna mediatica inaccettabile, mettendo in vendita il comune di Esino".

"Il comune di Pescate non parteciperà a nessun bando promosso o gestito dalla società di telecomunicazioni che ha messo in campo col sindaco di Esino Lario una campagna mediatica inaccettabile, mettendo in vendita il comune di Esino". Parola del sindaco "sceriffo" di Pescate Dante De Capitani.
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Il sindaco "sceriffo" non ci sta con la mega operazione di marketing del provider Eolo ed è prontamente intervenuto, prendendo una posizione dura contro la società di telecomunicazioni. "Il comune di Pescate ha una sua dignità e non si presta a campagne pubblicitarie di società private che pensano che con i soldi si possa comperare tutto - ha continuato Dante De Capitani - Oltre a fare a meno dei loro soldi faremo a meno anche dei loro impianti disdicendo eventuali concessioni comunali in essere. Ai cittadini ed al Parroco di Esino Lario un abbraccio per aver subito una situazione che ha ridicolizzato il paese, con annunci che prima mettevano in vendita il paese e adesso che non lo vendono più".
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Vendesi Esino è stata una grande provocazione per richiamare l’attenzione sui problemi dei piccoli comuni, primo fra tutti lo spopolamento. Ma non solo. Ha rappresentato anche l’occasione per lanciare il progetto “Missione Comune”, promosso dal provider Eolo, che già ha portato la connessione veloce a Esino in occasione del raduno mondiale di Wikimaia nel 2016. L’arcano è stato svelato, anche se come avevamo anticipato la presenza di Eolo nell’operazione era ormai cosa nota, durante un apposito convegno. “Dal 2006 portiamo la banda larga nei piccoli comuni, la connessione veloce è un’esigenza per la popolazione. Oggi abbiamo deciso di partire con una donazione di 3 milioni di euro (un milione di euro all’anno per tre anni) affinché 100 piccoli comuni italiani possano dotarsi di infrastrutture digitali - ha spiegato Luca Spada, fondatore di Eolo, società di telecomunicazioni italiana e Internet Service Provider con sede a Busto Arsizio - E’ un’operazione “di restituzione”, doniamo al territorio parte del nostro fatturato. A breve sarà lanciata una piattaforma dove i cittadini potranno votare il proprio comune, i cento che otterranno la maggior quantità di voti beneficeranno del nostro contributo”.
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