Corpi di donna e armi "in bella mostra" : infuria la polemica sul calendario Fiocchi

Codurelli: "Care donne non ci siamo, che piaccia o no le cartucce sono armi e sponsorizzarle come gioco e belletti con il proprio corpo è molto grave".

Corpi di donna e armi "in bella mostra" : infuria la polemica sul calendario Fiocchi
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Corpi di donna e armi "in bella mostra": infuria la polemica sul calendario Fiocchi.  La storica fabbrica di munizioni del Belledo, come da tradizione  ha dato alle stampe l'almanacco  per il nuovo anno. Questa volta i 12 mesi sono scanditi da immagini di giovani dipendenti, in atteggiamenti sensuali, "ornate" con pallottole che per l'occasione si sono trasformate in veri  e propri  bijoux. Una scelta che sta facendo molto discutere per merito e metodo. Oltre all'esposizione del corpo femminile, c'è chi critica fortemente  una iniziativa che arriva a poche settimane dalla scomparsa di una delle lavoratici della Fiocchi, morta investita da un camion  davanti ai cancelli dell'azienda. Proprio a lei,  Elsa Lanzilli, il presidente della società Stefano Fiocchi ha dedicato il calendario...

Infuria la polemica sul calendario Fiocchi

In rete la discussione sull'iniziativa promossa dall'Azienda di via Santa Barbara è a dir poco... esplosiva. Tra le più strenue "oppositrici" l'ex parlamentare lecchese dem e attuale coordinatrice del Fondo Zanetti ( nato per dare risposte concrete al problema della ricostruzione di una autonomia economica, attraverso il lavoro, a donne vittime di violenze) Lucia Codurelli. "Care donne non ci siamo, che piaccia o no le cartucce sono armi e sponsorizzarle come gioco e belletti con il proprio corpo è molto grave" ha scritto in rete. Tanti, tantissimi i commento negativi. Come quello dell'ex consigliere comunale di Lecco Irene Riva: "Non è un'operazione felice" o quello dell'ex sindaco di Olgiate Dorina Zucchi: "Nooooooo! E le donne si sono prestate... Spero perché obbligate!!!!!"

Corpi di donna e armi "in bella mostra": in campo la politica

E accanto alle polemiche "virtuali" è scesa in campo anche la politica. Da una parte la Consigliera di Parità della Provincia di Lecco Adriana Ventura ha profilato l'ipotesi di fare una segnalazione al garante della concorrenza su mercato. Dall'altra il partito di Rifondazione Comunista di Lecco ha duramente criticato l'operazione diffondendo una nota ufficiale

"Apprendiamo con molta sconcerto  l'iniziativa della Fiocchi Munizioni che ha reso partecipe alcune dipendenti di un calendario in cui vengono immortalate mentre si accingono ad utilizzare le cartucce prodotte in azienda come strumenti di vita quotidiana, rossetti, bicchieri, collane,specchietti...Ma non vogliamo soffermarci troppo sull'aspetto per cosi' dire  'bellico' e macabro di questa iniziativa, ma sulla centralità della donna come individuo e lavoratrice ormai relegata a semplice mascotte aziendale. Sono volti femminili curatissimi, perfettamente truccati, giovani, sorridenti con accessori ed abiti eleganti. Ma chi rappresentano? Non certo le operaie che tutti i giorni varcano i cancelli della fabbrica lavorando su turni e ritmi pesanti in un paese, il nostro, dove vi è ancora un forte divario di salario tra uomo e donna e dove di recente con l' ultima manovra del governo le future mamme potranno lavorare fino al nono mese di gravidanza. Negli ultimi mesi abbiamo criticato fortemente  la famiglia Fiocchi anche rispetto al caso Aerosol di Valmadrera, azienda dove hanno capitalizzato fino a che era in loro possesso per poi essere venduta ad un anonima società sita in Lussemburgo che ha reso cosi' impossibile capire la reale situazione della gestione,lasciando quasi un centinaio di lavoratori per strada,tra cui molte donne che probabilmente non erano più utili nemmeno per scandire i mesi con qualche foto patinata. Ma il punto più basso lo ha toccato il presidente Stefano Fiocchi dedicando il calendario 2019 a Elsa Lanzilli, la dipendente tragicamente scomparsa lo scorso 25 novembre a seguito di un tragico incidente all'ingresso dello stabilimento. A lui diciamo che a volte è meglio un più sobrio silenzio e dedicare più tempo alla sicurezza dei dipendenti visto che in Italia, a dicembre 2018, le morti sui luoghi di lavoro toccano una cifra record di 690 decessi.

 

Partito della Rifondazione Comunista Lecco.

 

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