Commosso addio a Bruno Gandolfi: "La vita, quando è donata, continua anche dopo la morte"
"Nelle tue vene il sangue si è fermato, ma quello che tu hai donato continua a scorrere e a portare la vita a coloro che l'hanno ricevuto e che certamente sarebbero qui a ringraziarti se avessero saputo che quel sangue era tuo"

Sono stati celebrati nel pomeriggio di oggi, mercoledì 21 maggio 2025, nella chiesa parrocchiale del rione di Acquate dedicata a San Giorgio, i funerali di Bruno Gandolfi, 74 anni, storico dirigente dell’AVIS comunale di Lecco, venuto a mancare ieri.
Commosso addio a Bruno Gandolfi: "La vita, quando è donata, continua anche dopo la morte"
Gandolfi era stato presidente dell’associazione per ben tre mandati, l’ultimo dei quali si era concluso appena tre mesi fa. Oltre a questo, aveva ricoperto i ruoli di tesoriere e di consigliere provinciale.
La celebrazione è stata presieduta dal parroco don Walter Magnoni, insieme a don Lucio Galbiati. Presenti anche i gagliardetti dell’AVIS e dell’AIDO, oltre a diverse autorità e rappresentanti associativi, tra cui Renato Milani e Gerolamo Fontana della UILDM della provincia di Lecco.
"Basta un uomo buono per seminare speranza – ha detto il sacerdote durante l’omelia – Ricordo quando andavo a casa sua per la benedizione natalizia: Bruno non stava bene, era a letto, ma si lasciava toccare nel cuore dalla parola di Dio. Le letture che abbiamo ascoltato le aveva scelte lui, perché è giusto che sia lui a parlare a noi oggi, attraverso la parola di Dio. La fede testimoniata da Bruno ha contagiato tante persone. Ha costruito la sua casa, cioè la sua vita, sulla roccia. È stato tutto questo, Bruno: anche nel suo lavoro in banca, nelle associazioni. Alla fine, ha voluto donare le cornee. Fino all’ultimo ha chiesto di ricevere la Comunione. Egli ha saputo contare i suoi giorni donandosi. E la vita, quando è donata, continua anche dopo la morte. Ecco ciò che ci dona oggi. Cosa ci lascia Bruno? Tanto amore. Egli aveva capito il linguaggio di Gesù, che servirà anche a noi quando sarà il nostro momento. Bruno, di questo amore di Dio, è stato un grande testimone."
Straziante il ricordo letto in chiesa dalla figlia: "Caro papà, che esperienza è stata essere figli tuoi! Certamente non si può dire che ci siamo annoiati... d'altronde abbiamo avuto a che fare con un peso massimo di personalità con cui confrontarci! Siamo fieri ed orgogliosi dell’uomo che sei stato, del bene che hai fatto e grati del bene immenso che hai voluto alla mamma, a noi e a tutti i tuoi adorati nipoti. Ognuno di noi, con le nostre esperienze di vita e i nostri caratteri, ti ha messo alla prova durante questi anni insieme, ma tu e la mamma siete sempre stati in grado di accoglierci, guidarci e farci sentire parte di una famiglia forte e unita di fronte a tutte le sfide della vita. Non sappiamo neanche dire quanto ci mancherai, anche con quei tuoi modi che a volte ci facevano arrabbiare! Serbiamo il ricordo dei tuoi insegnamenti e del tuo modo di vivere. In particolare ti chiediamo di aiutarci a mantenere vivo in noi quello spirito di ironia che ti caratterizzava e che ci aiuterà a ricordarti con un sorriso e non solo con nostalgia."
Anche l’AVIS, attraverso un volontario, ha voluto tributare un ultimo doveroso omaggio al pilastro del sodalizio: "Siamo qui per dire il nostro grazie a chi ha saputo fare della sua vita un dono per i propri fratelli. Un dono che neppure la morte potrà fermare, perché l’amore è più forte della morte. Nelle tue vene il sangue si è fermato, ma quello che tu hai donato continua a scorrere e a portare la vita a coloro che l’hanno ricevuto e che certamente sarebbero qui a ringraziarti, se avessero saputo che quel sangue era tuo. Ti ringraziamo noi per loro e ti promettiamo di continuare ciò che tu hai iniziato con tanta generosità."
Mario Stojanovic