Catalogo donne single: si allungano i tempi giudiziari

Ancora nessun rinvio a giudizio per l'autore

Catalogo donne single: si allungano i tempi giudiziari
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Catalogo donne single: si allungano i tempi giudiziari. Il caso, scoppiato esattamente un anno fa, è nelle mani del Pubblico Ministero del Tribunale di Lecco Silvia Zannini che non ha ancora notificato l'avviso di conclusione delle indagini nei confronti dell'unica persona iscritta sul registro degli indagati.

Catalogo donne single

Si tratta di Antonio Marongelli 49enne di Valmadrera. E' lui infatti l'autore del famigerato catalogo che raccoglieva i profili di oltre 1000 donne single residente a Lecco. Si trattava di profili raggiungibili pubblicamente sul social network e marcati dalla residenza lecchese e da un disimpegno sentimentale. L'uomo aveva raccolto tutte le informazioni, le aveva catalogate e ne aveva fatto un libro in vendita on line. Una iniziativa la sua che ovviamente aveva suscitato scalpore e sdegno. E la rabbia di alcune delle donne che si erano inconsapevolmente ritrovate sul catalogo.

15 denunce

Subito era montata la polemica. Alcune delle dirette interessate avevano sollevato la questione aprendo il dibattito prima sui social poi su carta stampata e tv. Il caso era balzato agli onori delle cronache nazionali.  Quindici le denunce che erano state presentate. E da lì era partita l'iscrizione sul registro degli indagati per Mangiorelli con l'ipotesi di reato di violazione della privacy. Al momento l'uomo resta indagato. Non c'è stato nei suo confronti alcun rinvio a giudizio.

La testimonianza di una donna

«Un mercato del bestiame. L’equazione single uguale disponibile e acquistabile. Io ho i miei anni e la mia vita, ma posso solo immaginare come si sentano le ragazzine buttate dentro in quel catalogo». Così aveva definito l'iniziativa di Marngelli Serena Piva, dipendente della Cgil lecchese. Era una delle 1200 lecchesi finite sul famigerato catalogo.

 

 

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