Caso Aquarius, interviene anche Cgil Lecco
"La scelta dichiarata del Governo italiano di utilizzare questo rifiuto come mezzo di pressione sugli altri paesi dell’Ue è indecente"
Non solo la Chiesa, con l'Arcivescovo Gainfranco Ravasi e il discusso don Giorgio de Capitani e il Comitato Noi tuttii Migranti. Anche il sindacato, e in particolare la Cgil lecchese è intervenuta sul caso della nave Aquarius alla quale il ministro degli Interni Matteo Salvini ha impedito l'attracco nei porti italiani.
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Caso Aquarius, interviene anche Cgil Lecco
"Il Comitato Direttivo della Camera del Lavoro di Leccoesprime la più grande indignazione e la più ferma condanna verso la posizione assunta dal Governo italiano e dal ministro dell’Interno Matteo Salvini di chiudere i porti del nostro paese di fronte alla richiesta di attracco proveniente dalla nave Aquarius con a bordo 629 migranti raccolti in mare" si legge in una nota della Camera del Lavoro di Lecco.
Regole violate
"Su quella nave vi sono bambini, donne incinte, minori non accompagnati, donne e uomini già probabilmente vittime di violenze durante il loro lungo viaggio nel continente africano e in Libia ed ora bloccate in mezzo al mare, con scarsità di acqua e cibo. Essi chiedono di essere soccorsi e posti in salvo. Le regole del diritto internazionale e marittimo, la Carta dei diritti universali dell’uomo, la Costituzione italiana ed il più elementare senso di umanità impongono a chiunque in casi del genere una risposta di soccorso ed accoglienza".
Nessuna vittoria per l'Italia
"La scelta dichiarata del Governo italiano di utilizzare questo rifiuto come mezzo di pressione sugli altri paesi dell’Ue è indecente, ed esprime un livello di razzismo e xenofobia che non rappresenta il popolo italiano e la sua storia. La disponibilità manifestata dalla Spagna ad accogliere la nave, non costituisce una vittoria del Governo italiano, ma la giusta risposta alla preoccupazione di evitare “una catastrofe umanitaria e offrire ‘un porto sicuro’ a queste persone".
Le richieste della Cgil Lecco
- chiede che non venga interrotta quella politica di accoglienza e soccorso che ha caratterizzato fino ad oggi la collocazione del nostro paese nel Mediterraneo
- esprime il proprio sostegno a tutti quei sindaci delle città portuali italiane che in queste ore hanno dichiarato la propria disponibilità ad accogliere la nave Aquarius e prestare i necessari soccorsi”;
- dichiara fin da ora la propria disponibilità ad aderire alle iniziative a tutti livelli che saranno organizzate per contrastare questa deriva razzista che sta caratterizzando sempre più le politiche sull’immigrazione del nostro Paese e dell’intero continente.