Brivio ricorda Charlie ed Ezio ad un anno dalla tragedia

Per il sindaco di Lecco la morte dei due alpinisti "E’ il paradosso della vita e, insieme, la lezione che non sempre basta rispettare le regole, specie quando l’avversario diventa la natura".

Brivio ricorda Charlie ed Ezio ad un anno dalla tragedia
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A un anno dalla scomparsa tragica di Giovanni “Charlie” Giarletta, giovane alpinista di vaglia, Lecco lo ricorda insieme ad Ezio Artusi, compagno di mille avventure. Domattina, sabato alle 9.15, mi unirò ad un momento di raccoglimento presso il cimitero monumentale che ospita le spoglie di Charlie e poi ad Introbio a ricordare Ezio. Oggi, alla vigilia della cerimonia, anche il sindaco di Lecco Virginio Brivio ha voluto tributare loro un omaggio.

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"Fu un colpo al cuore per gli amici della montagna e per chi lo aveva conosciuto ed apprezzato, insieme ad  Ezio, nella generosa attività di soccorso" Scrive Brivio pensando a Giarletta. "Resto sempre colpito quando alpinisti che si misurano con le insidie di cime impervie e collezionano conquiste di sicuro livello, poi li ritrovi umili ed intraprendenti quando c’è da aiutare qualcuno che è in difficoltà. E’ il segno di un valore morale, che deve servire da esempio, anche perché la bandiera piantata sulle montagne non vale più di un soccorso riuscito, laddove è la vita umana al centro dell’attenzione. Poi, suona certo beffardo ed assurdo che si possa perdere la vita in un attimo, magari su terreni che conosci come le tue tasche e che avrai percorso mille e mille volte per allenarti, come quando noi scendiamo dalle scale di casa. E’ il paradosso della vita e, insieme, la lezione che non sempre basta rispettare le regole, specie quando l’avversario diventa la natura".

Brivio ricorda Charlie ed Ezio ad un anno dalla tragedia

"Vi ricorderemo Charlie ed Ezio - conclude il sindaco -  ma attraverso voi anche ringraziare quel mondo del volontariato, declinato in mille ruoli e che insieme forma quell’impetuoso fiume di persone che, nell’ombra e senza ambizione, dedicano il loro tempo al prossimo, quello del quale dovrebbe occuparsi ciascuno di noi nel proprio ambito, nella propria sfera di attività, consapevoli che dietro le cariche ed i ruoli ci sono individui con la loro sensibilità e che, almeno per me, nella sfera pubblica e privata niente vale di più del rispetto. Anche a costo di qualche manciata di voti!"

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