Bando da 26 milioni per l'accoglienza migranti a Lecco: le coop ammesse

Dei dodici «vecchi» gestori dei Cas lecchesi ne sono rimasti solo tre.

Bando da 26 milioni per l'accoglienza migranti a Lecco: le coop ammesse
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Bando da 26 milioni per l'accoglienza migranti a Lecco: ecco le  coop ammesse.

Accoglienza migranti a Lecco

Il bando pubblicato fine maggio dalla stazione unica appaltante della Provincia di Lecco per conto della Prefettura non era il primo del suo genere. Bensì il quarto. L’obiettivo era  reperire nel territorio lecchese strutture destinate ad accogliere stranieri richiedenti protezione internazionale. Quelli già presenti e quelli che arriveranno «essendo in corso continui, imprevedibili afflussi di cittadini extracomunitari sul territorio italiano».

Gli ammessi

Dei dodici «vecchi» gestori dei Cas lecchesi ne sono rimasti tre: Arca (che gestisce a Lecco il Ferrhotel), Progetto Itaca (gestore dell’ex caserma di Airuno) e il Gabbiano, soggetti storici, presenti dall’inizio dell’emergenza. Tutti gli altri si sono eclissati. Non c’è più nemmeno la coop L’Arcobaleno, seppure al suo posto c’è Consorzio Consolida.

 

I posti

In tutto sono 1.200 i profughi assegnati al nostro territorio. Altrettanti i posti di accoglienza ai quali il bando intende fornire copertura per un anno, dal prossimo settembre fino al 31 agosto 2019. I precedenti bandi aggiudicavano contratti per lo stesso numero di posti ma con durata più breve: tre mesi il primo, espletato nel settembre 2016 con un importo di circa tre milioni di euro; di otto mesi il secondo compreso nei termini di maggio-dicembre 2017. L’anno scorso c’è stato anche il bando per aspiranti gestori di 25 posti Sprar, che sono però altra cosa rispetto alla prima accoglienza perché, detto in termini semplici, integrano definitivamente chi l’asilo politico lo ha ottenuto.

l bando più “ricco”

Comunque sia, mai si era visto a bando un importo a base d’asta così cospicuo: quasi 16 milioni di euro (per ogni ospite l’operatore percepirà i famosi 35 euro di rimborso giornaliero) ai quali si aggiungono altri 10 milioni e 650mila euro per far fronte a eventuali varianti, sostanzialmente proroghe del contratto. Del resto anche l’ultimo si è protratto di sei mesi oltre il termine inizialmente previsto del 31 dicembre 2017.

I lotti

Il bando è suddiviso in tre lotti distinti in base al «taglio» degli appartamenti offerti dagli aspiranti gestori: con capienza non superiore a 10 posti, quindi da 11 a 24 posti, fino 120 posti. Quest’ultimo tipo di struttura avrebbe i crismi per diventare l’hub provinciale, «nel quale concentrare tutti gli arrivi ed affrontare in modo veloce tutti gli aspetti relativi alle prime procedure sanitarie e alle procedure di identificazione che necessariamente devono essere effettuate presso la Questura di Lecco».
E tuttavia si prevede già un lotto 3/bis. Quello della ex caserma della Guardia di finanza di Airuno, da sempre messa a disposizione dalla Prefettura. Lo stabile demaniale tiene 70 posti di prima accoglienza temporanea. Qui il gestore percepirà un importo ridotto per ogni straniero, solo 33,5 euro giornaliere pro capite.

Tutti i particolari sulle cooperative e l'intervista al presidente della coop Arcobaleno   in una pagina speciale sul Giornale di Lecco in edicola dal 20 agosto  Da pc clicca qui per la versione sfogliabile, mentre sul tuo cellulare cerca e scarica la app “Giornale di Lecco” dallo store.

 

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