Lecco

Atti persecutori e minacce nei confronti della ex moglie

Arrestato un 46enne pregiudicato

Atti persecutori e minacce nei confronti della ex moglie
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Atti persecutori e minacce nei confronti della ex moglie: questi i reati per cui nei giorni scorsi la Squadra Mobile della Polizia di Stato di Lecco ha arrestato un 46enne residente in provincia di Lecco, eseguendo una misura di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Lecco.

Atti persecutori e minacce nei confronti della ex moglie: arrestato un 46enne pregiudicato

L'uomo era già stato arrestato nell’aprile del 2022 per sequestro di persona e maltrattamenti nei confronti della stessa donna ed era stato condannato dal Tribunale di Lecco nell'ottobre 2022 alla pena di un anno e tre mesi di  reclusione per il reato di sequestro di persona: la donna, stanca dei maltrattamenti subiti, aveva denunciato il marito, si era allontanata da casa per trascorrere qualche giorno da un'amica.

Il 19 aprile 2022 la vittima si era recata nella sede di Telefono Donna per chiedere aiuto, ma proprio lì il marito l'aveva sorpresa e costretta con violenza a salire a bordo della sua auto. Fortunatamente un'operatrice dell'associazione aveva assistito alla scena e aveva quindi allertato subito la Questura di Lecco.

Gli agenti erano riusciti a intercettare l'autovettura e trarre in salvo la vittima, arrestando il 46enne con l'accusa di sequestro di persona.

Le molestie nei confronti della ex moglie sono continuate dopo la scarcerazione

Scarcerato nel novembre del 2022, l’indagato è tornato nuovamente a molestare la ex moglie: infatti, oltre alle numerose minacce nei suoi confronti, in più occasioni si era introdotto
all’interno dell’abitazione dell’ex consorte, aggredendola ed impedendole di uscire.
Tra le minacce, si conta anche un video inviato ad un'amica della vittima, che l'avrebbe poi inviato alla donna, nel quale l'ex marito avrebbe minacciato di ucciderla mostrando una motosega accesa.
Ricevuta la denuncia, gli investigatori della Squadra Mobile si sono attivati subito, assumendo informazioni da tutti i soggetti che potessero essere a conoscenza dei fatti. E' stata così richiesta ed ottenuta dall’Autorità
Giudiziaria la misura della custodia cautelare in carcere, nella casa circondariale di Lecco.

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