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Armato di coltello al Bione, Rusconi: "Non meritavamo questo trattamento"

Rusconi lamenta delle ripercussioni della vicenda su tutto l’universo Aurora

Armato di coltello al Bione, Rusconi: "Non meritavamo questo trattamento"
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Sono lunghi gli strascichi dell'ormai celebre parapiglia del Bione, avvenuto due mercoledì fa durante il match del campionato Juniores Regionale B. Come noto, un uomo che si trovava all'esterno del campo, nel parcheggio "lato giostre", ha prima conficcato un coltello nella panchina della squadra ospite, l'Under 19 Pro Lissone, e poi ha lacerato la rete metallica nel tentativo di dare invasione di campo.

Armato di coltello al Bione, Rusconi: "Non meritavamo questo trattamento"

Un'enorme patata bollente per la società ospitante, l'Aurora San Francesco, la quale si è vista infliggere la sconfitta a tavolino e cinque turni a porte chiuse. Una decisione che proprio non va giù a Pasquale Rusconi, tecnico della prima squadra biancorossa, che commenta: «La Juniores non meritava questo trattamento, specie per noi che facciamo dell'etica la cosa principale. Abbiamo pertanto fatto ricorso, nel quale sono indicato come testimone poiché ero in tribuna quando è avvenuto il fatto. Vedremo, anche se non sono molto fiducioso».

Rusconi ritiene infatti che la versione della società non sarà accolta, ma ha idee molto chiare su quanto accaduto: «Quello che è stato riportato dalla stampa è in gran parte falso. L’unica cosa vera è che quella persona ha usato il coltello, ma non è in nessun modo legato all’Aurora. È come se una persona con la maglietta della nostra squadra, al supermercato, aggredisse gli altri clienti, ma non per questo la società ne è responsabile. Invece la Federazione ha applicato le regole dei professionisti e, siccome l’episodio è avvenuto a meno di un chilometro dal campo, ci ha ritenuto responsabili».

In particolare il tecnico non digerisce la ricostruzione dell’evento fatta dal direttore di gara: «La verità è che il nostro giocatore, che conosceva l’aggressore ma non certo per amicizia, ha cercato di placarlo e ci è riuscito, dopo avergli parlato. L’arbitro però non ha riportato tutto ciò nel rapporto, anche perché aveva avuto degli screzi, per ragioni personali, con alcuni nostri giocatori. Il tecnico della nostra Juniores, Roberto Tirinzoni, comunque ha scortato l’arbitro nel post-partita, come da norma in questi casi, però è passata l’altra versione. Non è un problema aver perso a tavolino, ma è una questione di principio».

Non solo, Rusconi lamenta delle ripercussioni della vicenda su tutto l’universo Aurora, a partire dalla prima squadra da lui allenata: «Sono amareggiato. La sfida di domenica contro il San Giorgio Molteno è stata decisa nel primo tempo dall’arbitro, che ha arbitrato a senso unico. Durante l’intervallo gli ho chiesto che stesse facendo e poi ha condotto normalmente la gara, ma evidentemente un condizionamento inconscio c’è stato. Riconosco i nostri limiti, ma se partiamo svantaggiati, e in quattro anni che alleno all’Aurora è sempre successo, diventa difficile. In più di cinquant’anni di calcio non mi era mai successo», conclude amaro Rusconi.

Edoardo Moneta

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