Alpinismo, 50 anni fa l’impresa dei Rusconi sulla Via del Fratello
Il 19 marzo 1970 i fratelli Gianni e Antonio salirono in vetta al Pizzo Badile aprendo una nuova via

Cinquant’anni fa i fratelli valmadreresi Gianni e Antonio Rusconi conquistavano la cima del Pizzo Badile, aprendo la Via del Fratello, nuova strada per scalare la montagna.
Rinviata la serata celebrativa causa Coronavirus
Un’impresa compiuta esattamente mezzo secolo fa, il 19 marzo 1970, rimasta nella storia dell’Alpinismo, che il Comune di Valmadrera aveva in programma di celebrare in pompa magna, con una serata patrocinata da tutte le società alpinistiche del territorio (Osa, Cai, Sev, Ana), alla presenza del presidente nazionale del Cai, che si doveva tenere proprio questa sera, giovedì, al centro culturale Fatebenefratelli.
Ma l’emergenza Coronavirus ha costretto a rinviare l’atteso appuntamento in cui si doveva ripercorrere l’avventura di Gianni, oggi 77enne, e Antonio Rusconi, scomparso nel 2008, che conquistarono la vetta aprendo la Via del Fratello, una delle più famose invernali al Pizzo Badile, così battezzata in memoria del fratello Carlo Rusconi, scomparso sulla Grigna con Carlo Mauri e Claudio Corti (nella foto in alto i fratelli Gianni e Antonio Rusconi ritratti sul Pizzo Badile, nei pressi del rifugio Gianetti dopo l'apertura della via del Fratello nel 1970).

Impresa rimasta nella storia dell'Alpinismo
Quelli erano anni in cui l’alpinismo valmadrerese era considerato di primissimo livello: tra le innumerevoli salite invernali dei due fratelli Rusconi spicca anche l'apertura del Via dei 5 di Valmadrera percorsa nel 1972 insieme agli amici Giorgio Tessari, Gianbattista Crimella e Gianbattista Villa.
"La Via del Fratello è stata una vera impresa - ha sottolineato il sindaco Antonio Rusconi - Appena le condizioni lo permetteranno, riproporremo sicuramente la serata su una delle pagine più simboliche della storia della comunità di Valmadrera".