L'intervista

Aiutiamoci: la nuova sfida dei servizi estivi

Negri: «La Fondazione non si limita alle erogazioni ma ascolta i bisogni del territorio e cerca di risolverli»

Aiutiamoci: la nuova sfida dei servizi estivi
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Conclusa con successo la campagna Aiutiamoci con una raccolta di 4,3 milioni di euro, la Fondazione Comunitaria del Lecchese parte con una nuova sfida. Del resto il presidente Mario Romano Negri non ha paura delle sfide sin da quando, nell’ottobre 1995, entrò a far parte della costituenda Fondazione Cariplo, insieme a Giuseppe Guzzetti e Carlo Sangalli, di cui oggi è il rappresentante più longevo, accettando quattro anni più tardi la sfida di dare vita alla prima Fondazione comunitaria locale proprio a Lecco. Con i risultati straordinari che oggi sono sotto gli occhi di tutti.

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La Fondazione Comunitaria del Lecchese ha chiuso la raccolta fondi  Aiutiamoci per gli ospedali del nostro territorio con ben 4,3 milioni di euro grazie a 8.606 donazioni. Un risultato difficilmente immaginabile alla vigilia. Come è stato possibile raggiungere questo risultato?

“È stata una sorpresa per tutti, nessuno avrebbe potuto preventivare un risultato così. Abbiano ricevuto somme importanti ma soprattutto abbiamo avuto una grande partecipazione popolare fatta di tante piccole donazioni di tante persone. Ed è stato proprio questo il nostro obiettivo principale perché - come dice Papa Benedetto XVI - nessuno è tanto povero da non poter donare. Questo è lo spirito della nostra comunità, dove la cultura della donazione ormai è diventato un patrimonio diffuso, una caratteristica importante soprattutto oggi dove guardiamo a un futuro che non conosciamo”.

I 4,3 milioni sono già stati tutti impegnati negli acquisti delle attrezzature per gli ospedali, per i dispositivi di sicurezza e interventi a favore del territorio, oltre che per l’acquisto di un ambulatorio mobile. E tutto è stato rendicontato puntualmente. Non avete perso tempo…

“È stata una scelta strategica, un modo per dimostrare trasparenza ma anche rapidità ed efficienza, per rispondere adeguatamente alle criticità dell’emergenza sanitaria. L’ospedale ha individuato le priorità, scelto i fornitori, eseguito l’ordine, mentre la Fondazione ha ricevuto la fattura, controllato l’acquisto e provveduto al pagamento. Il tutto sotto il controllo del Comitato di indirizzo”.

Adesso partite per una nuova sfida, il fondo Aiutiamoci 2.0, con nuovi obiettivi legati alla riapertura dei servizi pubblici e del privato sociale. Ci può spiegare meglio cosa volete fare?

“Terminata l’emergenza sanitaria e messo a disposizione i presidi di sicurezza a medici, operatori sanitari e volontari adesso abbiamo intercettato queste nuove esigenze. Tutte le attività hanno ripreso, i genitori sono tornati al lavoro e sta emergendo il problema delle esigenze estive, dei figli, delle persone fragili… È un progetto ben definito per supportare le proposte estive con particolare riferimento a minori, disabili, anziani e persone con fragilità. Interverremo a supporto delle attività  che verranno realizzate attraverso i centri estivi di Comuni e Oratori, ma anche iniziative autogestite dalle famiglie. Gli obiettivi sono tre: sicurezza sanitaria, attivazione di progetti sociali educativi e di comunità e attivazione di iniziative occupazionali per persone in condizioni di svantaggio sociale”.

Il progetto è partito con una dotazione di 1 milione di euro grazie al contributo di 400 mila euro di Lario Reti Holding e degli Ambiti Distrettuali di Bellano, Lecco e Merate, oltre alle 200 mila euro messe a disposizione dalla sua Fondazione comunitaria. Come siete riusciti in così poco tempo a costruire un’alleanza così forte?

“Fa un po’ parte della filosofia della nostra Fondazione fare rete e collaborare con le istituzioni del territorio. Ciascuno si è sentito coinvolto e responsabilizzato decidendo di mettere del proprio. Nel frattempo stanno arrivando altre donazioni per le attività estive da parte dei Comuni del territorio, dai Club di  servizio (Rotary e Lions), da aziende e privati cittadini”.

L’intervista integrale al presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese, Mario Romano Negri, si può leggere sul Giornale di Lecco, in edicola da lunedì 22 giugno. Per la versione sfogliabile clicca qui

 

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