Airuno lascia il Parco, nasce un comitato per contestare la decisione

Iniziativa che nasce dal Cai di Calco e dall’Associazione Monte di Brianza.

Airuno lascia il Parco, nasce un comitato per contestare la decisione
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La scelta dell'Amministrazione comunale di Airuno di abbandonare il Plis del Monte Brianza e quindi di lasciare il Parco del Curone continua a far discutere. E' notizia delle ultime ore la nascita di un comitato, che si chiamerà "Si al Parco" (con buona pace delle regole della grammatica italiana...) e che si presenterà alla cittadinanza la prossima settimana.

Ecco il comitato pro Parco

Un comitato che nasce nel segno della tutela dell'ambiente (ma anche di un errore grammaticale, considerato che sì vuole l'accento...) per rispondere alla decisione dell'Amministrazione di Alessandro Milani di bloccare l’accorpamento di parte del territorio comunale con il Parco Regionale di Montevecchia e della valle del Curone. Una decisione che, come noto, gli attuali componenti della Giunta, quando erano in minoranza, avevano votato con appassionato trasporto, salvo poi tornare sui propri passi. "Il Comitato, è promosso da alcuni cittadini di Airuno con il sostegno di due Associazioni particolarmente attive, con modalità diverse, sul territorio del Monte di Brianza: il Cai di Calco e l’Associazione Monte di Brianza - si legge nella nota diffusa nelle scorse ore - Il Comitato ritiene la decisione della giunta Milani incoerente con le decisioni prese dal Consiglio Comunale all’unanimità - nel febbraio 2018 - e non lungimirante per il bene del nostro paese e della nostra collina, per i seguenti motivi: per le difficoltà tecniche ed amministrative che il Comune andrà incontro nel reperire fondi in modo continuativo da dedicare all’ambiente; per la volontà espressa in più occasioni di voler sottrarsi ad una visione di insieme del territorio, delle sue risorse ma anche dei suoi problemi, mandando segnali di chiusura e mostrandosi incapace di dialogare su temi comuni con gli altri Enti locali e sovracomunali; per la pesante responsabilità che si assume in riferimento alle ripercussioni su decisioni prese in accordo con i due paesi confinanti; per questa visione di chiusura che non appartiene più ad un modus operandi moderno ed attuale nell’amministrare la cosa pubblica".

Raccolta firme e incontro pubblico

Il sodalizio si presenterà alla cittadinanza nella serata di martedì 29 ottobre alle 20 al Ctl di piazza Madre Teresa ad Airuno. E ha già iniziato una raccolta firme. "Il Comitato, contrariamente a quanto pensa qualcuno, ritiene che questa decisione non interessi solamente una parte minoritaria di Airuno ma, per il principio di comunità, debba riguardare l’intero territorio e quindi tutta la collettività. Pertanto, pensiamo di dover approfondire e verificare attraverso vari strumenti quanto i cittadini di Airuno siano stati realmente informati su una decisione che inciderà pesantemente sul futuro del loro polmone verde. Il nostro impegno è quello di tenere aggiornata tutta la popolazione sugli sviluppi di questa scelta della Giunta Milani che, in soli quattro mesi, ha stroncato un procedimento amministrativo costruito in anni di lavoro da tanti sindaci, volontari ed associazioni impegnati anche a rispondere alle varie modifiche delle normative regionali".

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