Lutto a Lecco

Addio Orestino, si è spento l'amato ristoratore Romeo Curti

Genuino, come i suoi piatti, operoso, profondamente legato alla sua famiglia, e alla sua terra, Romeo Curti era un vero ambasciatore della lecchesità. 

Addio Orestino, si è spento l'amato ristoratore Romeo Curti
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Non ci si può definire lecchesi se ci si è mai seduti alla sua tavola, se non lo si è ammirato spingere, con la sua andatura caracollante,  quell' inseparabile carrello fumante ricolmo di arrosti e dei suoi mitici bolliti, se non si è sorriso ascoltando le sue "tirate d'orecchie", bonarie ma decise al personale di sala. Non ci si può definire lecchesi se oggi non ci si sente più tristi e più soli dopo la scomparsa di un uomo dal volto arcigno ma dal cuore grande che non era di tante parole ma di piccoli e generosi gesti come quello di portare, senza che nessuno glielo chiedesse, un manicaretto a una bimba che sapeva andarne ghiotta. Oggi Lecco ha perso un pezzo di storia, della sua storia. Se ne è andato a 81 anni Romeo Curti,  a molti noto come "Orestino", volto indimenticabile del ristorante Pontile da Orestino che si affaccia sul lungolago di Lecco, davanti all'Imbarcadero.

Addio Orestino, si è spento l'amato ristoratore Romeo Curti

81 anni, lavoratore instancabile, si è spento all'ospedale Mandic di Merate dove era ricoverato. Aveva lottato a lungo con una salute non di ferro, ma non si era mai risparmiato. Sempre presente, sempre pronto ad esaudire i desideri dei commensali, vero ambasciatore della cucina tradizionale.

Romeo aveva ereditato la passione per la cucina e la propria professione dal papà Oreste che nel 1950, insieme  a Carolina Salgari aprì il ristorante  in quello che una volta fu l'hotel Mazzoleni. Un locale che è entrato nella tradizione e nella storia cittadina e che Romeo ha saputo far crescere insieme alla moglie e ai figli.

Proprio il figlio, che porta il nome del nonno Oreste, gestisce ora la cucina mentre come detto, Romeo era il padrone di casa, il deus ex machina del locale, che si divideva tra tartare preparate davanti agli occhi deliziati dei clienti e insalate alla "ricca moda". Genuino, come i suoi piatti, operoso, profondamente legato alla sua famiglia, e alla sua terra, Romeo Curti era un vero ambasciatore della lecchesità.

L'addio

Saranno sicuramente  tanti i lecchesi che vorranno tributargli un ultimo commosso e doveroso saluto partecipando alla cerimonia funebre che verrà celebrata nella basilica di San Nicolò, a due passi dal suo ristorante, sabato 11 dicembre, alle 10.45.

Il Cordoglio del sindaco

"Se ne va un pezzo di storia. Di quella sana, di quella vera fatta di lavoro e passione - ha sottolineato commosso il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni -   Orestino ce lo ricordiamo tutti così: cinto dal suo grembiule, mentre spinge il carrello dei bolliti e te li serve dopo avere affilato ancora una volta i suoi coltelli. Li accomoda nel piatto con quella gentilezza d’animo e quel genuino orgoglio per un lavoro ben fatto, con quel sapore autentico della nostra terra da presentare agli avventori e ai turisti. Grazie Orestino, per averci donato il gusto di essere lecchesi!"

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