Pakistano ai domiciliari evade per andare al bar
Il pakistano avrebbe dovuto essere a casa ai domiciliari ma si trovava in un locale in via Roma
Il pakistano è stato visto in via Roma con un connazionale
Il pakistano non poteva parlare con persone al di fuori dalla cerchia famigliare
Evade dalla detenzione domiciliare per andare al bar con un conoscente, ma rimedia una denuncia. E' andata male ad H.G.F., 46enne pakistano, con precedenti di polizia a carico. Sì perché in base alle disposizioni del giudice avrebbe potuto assentarsi da casa - il martedì e il venerdì dalle 9 alle 12 - ma non poteva assolutamente avere contatti con persone estranee alla famiglia.
Lo hanno beccato i poliziotti di quartiere
Il 46enne è stato beccato questa mattina, martedì, da due poliziotti di quartiere. Infatti i due agenti, entrati in un bar di via Roma, hanno notato H.G.F. mentre sorseggiava un caffè. Alla vista delle divise però il pakistano ha assunto un atteggiamento nervoso tentando di allontanarsi alla chetichella.
Gli agenti lo hanno raggiunto e controllato
A questo punto gli agenti, insospettiti, lo hanno raggiunto fuori dal bar e controllato. Dai primi accertamenti in banca dati è emerso che lo straniero aveva a suo carico precedenti penali oltre ad essere sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con permesso di assentarsi dalle 9 alle 12 il martedì e il venerdì. Ma con divieto di frequentare e di contattare (anche telefonicamente) persone al di fuori della cerchia famigliare.
Al momento del controllo era con un connazionale
Infatti al momento del controllo il 46enne si trovava in compagnia di un connazionale, ma tra i due non vi era alcun legame di parentela. Il titolare dell’esercizio commerciale ha riferito ai poliziotti di Quartiere che i due stranieri si sono incontrati nel bar e si sono intrattenuti a parlare per una quindicina di minuti prima del controllo di polizia avvenuto poco dopo le 8.
Accertata la dinamica il 46enne è stato denunciato
Accertata la dinamica dei fatti il pakistano è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di evasione e riaccompagnato presso il proprio domicilio lecchese per essere nuovamente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.