750mila euro in arrivo per il centro sportivo del Bione

Rossi: "E' uno degli impianti sportivi più grandi dell'intera Regione. E' un luogo di riferimento per la provincia".

750mila euro in arrivo per il centro sportivo del Bione
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"Obiettivo raggiunto. Ci eravamo prefissati di ridare alla città, alle tante associazioni che svolgono le proprie attività ed ai tanti cittadini un centro sportivo adeguato alla nostra storia. Ci siamo riusciti". Lo dice Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport e alle Politiche per i giovani.  Dopo la stesura dell'adesione all'Accordo di programma con il Comune di Lecco l'assessore lecchese annuncia infatti lo stanziamento di 750mila euto per il Bione

Fondi per ammodernare il Bione

 "Ammodernare il centro sportivo del Bione è per noi stata una priorità" sottolinea Rossi. " Anche perché è uno degli impianti sportivi più grandi e strutturati dell'intera Regione. E' un luogo di riferimento per l'intera provincia, e non solo, per la pratica di numerose discipline sportive". "Sarà sempre più difficile nel futuro, con le difficili condizioni della pubblica amministrazione, poter realizzare strutture di questa complessità e organicità. Per questo motivo l'impegno del mio Assessorato e di tutta l'amministrazione regionale è stato costante. Abbiamo voluto  risolvere queste problematiche, nonostante le poche risorse a disposizione per i continui tagli del Governo centrale".

Progetto pilota

"Con grande dedizione e professionalità abbiamo anche cercato modalità operative innovative". Tra queste  quali il partenariato pubblico-privato. "Proprio l'ammodernamento del centro sportivo del Bione è stato individuato attraverso una manifestazione d'interessi del nostro Assessorato al Bilancio, come progetto pilota per gli impianti sportivi. Purtroppo - ricorda -, causa anche la modifica dei limiti della contribuzione a carico dell'ente pubblico inseriti nel nuovo codice degli appalti, la procedura ha avuto dei ritardi, complice anche la complessità amministrativa non sempre compresa e conosciuta da tutte le pubbliche amministrazioni. Per fortuna, nella primavera del 2017 - spiega -, il Governo si è accorto dell'errore riportando, con un decreto, al limite il contributo dell'ente pubblico precedente (49%) e ora si può riprendere il dialogo anche con il Comune di Lecco".

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