Fiamme gialle

4 lavoratori in nero: maxi multa a una pizzeria lecchese. Nei guai anche il titolare di un negozio di abbigliamento

Blitz dei Militari della Guardia di Finanza di Lecco

4 lavoratori in nero: maxi multa a una pizzeria lecchese. Nei guai anche il titolare di un negozio di abbigliamento
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4 lavoratori in nero: maxi multa a una pizzeria lecchese. Nei guai anche il titolare di un negozio di abbigliamento. Questo il bilancio  degli ultimi interventi effettuati dalle Fiamme Gialle di Lecco che hanno intensificato le attività di contrasto al lavoro nero ed irregolare ed alla  evasione fiscale e contributiva.

4 lavoratori in nero: maxi multa a una pizzeria lecchese

A seguito di due controlli, eseguiti in due esercizi commerciali  commerciali che svolgono attività di ristorazione e commercio al dettaglio di abbigliamento e uno "alle porte" del capoluogo, è stata accertata la presenza di quattro lavoratori in “nero” e di uno irregolare. Nei confronti di una pizzeria, dove sono stati individuati i quattro lavoratori in nero è scattata, una  “maxi-sanzione” di circa 2000 euro per ogni lavoratore "sommerso". Non solo ma il locale è anche stato segnalato all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como-Lecco.

Nei guai anche il titolare di un negozio di abbigliamento

Nei confronti di un esercente la vendita di capi d’abbigliamento è stata contestato l’omesso versamento di ritenute d’acconto per circa mille euro, nonché, l’irregolare qualificazione giuridica del rapporto di lavoro in quanto il contratto stipulato prevedeva modalità di svolgimento diverse da quelle riscontrate effettivamente.

L’attività dei  Finanzieri si inquadra, in particolare, in due fra i principali obiettivi perseguiti dal Corpo: da un lato arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge, dall’altro tutelare proprio la parte più debole in un rapporto di lavoro, ovvero i lavoratori.

Questi ultimi, infatti, lavorando in “nero” o in maniera irregolare, non vedono riconosciuta alcuna copertura previdenziale e assicurativa, con gravissime conseguenze sia sulle legittime aspettative di maturazione dei requisiti pensionistici, sia sulle garanzie in tema di infortuni sul lavoro.

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