Orgoglio lecchese

Una studentessa lecchese tra i vincitori del Concorso Letterario Nazionale

Si chiama Giulia Paris, ha 14 anni (fra poco 15) e frequenta l'Istituto "G. Parini" di Lecco

Una studentessa lecchese tra i vincitori del Concorso Letterario Nazionale
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Una studentessa lecchese tra i vincitori del Concorso Letterario Nazionale organizzato dall'Associazione "La casetta degli artisti" di Recanati.

Una studentessa lecchese tra i vincitori

Si chiama Giulia Paris, ha quattordici anni (fra poco quindici), risiede a Cisano Bergamasco e frequenta il primo anno di corso presso l’istituto tecnico "G.Parini" di Via Badoni, dove la notizia del premio assegnatole è stata accolta con gioia anche da insegnanti e compagni.

Giulia Piras

Concorso letterario leopardiano

Nessuno avrebbe, infatti, potuto preventivare il conseguimento di un risultato così eccellente nell’ambito di un certame di argomento letterario che coinvolge ogni anno centinaia di scuole di tutta Italia e vede la partecipazione di migliaia di concorrenti, con lo scopo di far dialogare i ragazzi italiani con la scrittura di Giacomo Leopardi, il primo poeta moderno della nostra letteratura, probabilmente il più amato, soprattutto dai giovani, per la sua capacità di parlare alla loro sensibilità e rispondere al loro bisogno di interiorità spesso inascoltato.

Tema incentrato sul futuro

Diviso in tre sezioni, rivolte alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, il concorso - giunto quest’anno alla sua undicesima edizione - ispirandosi, anno dopo anno, alla poetica del grande autore recanatese, propone delle tracce sulle quali i partecipanti devono produrre un’argomentazione. I vincitori per ogni sezione sono dodici, di cui sette (dal sesto al dodicesimo) vengono premiati ex aequo. In questa edizione la traccia verteva su una citazione tratta dall’idillio “Alla luna”, dalla quale i partecipanti sono stati invitati a prendere spunto per riflettere sul futuro.

Un bellissimo sesto posto per Giulia

La studentessa lecchese ha conquistato il sesto posto al pari di altri sei concorrenti, un risultato particolarmente considerevole alla luce della sua giovane età (si è infatti dovuta confrontare con studenti frequentanti il quarto o il quinto anno della scuola secondaria superiore) e del curriculum scolastico: tutti gli altri ragazzi premiati frequentano licei classici o scientifici, ed hanno quindi alle spalle un percorso formativo in cui la preparazione nelle materie letterarie è notoriamente più approfondita.

L'eredità morale del Coronavirus

A meritarle l’apprezzamento della giuria è stata una riflessione riguardo l’eredità morale che il Covid-19 ha lasciato e la resilienza a cui l’intera società è attualmente chiamata: “Ho parlato della necessità di ricostruire la nostra vita paragonando lo scenario di questo tempo a quello che si vive dopo un terremoto - racconta la studentessa - con la differenza che nel nostro caso quello che va ricostruito non sono gli edifici, ma le anime delle persone”.

L'orgoglio della professoressa

Il riconoscimento ottenuto dalla giovane allieva ha suscitato l’entusiasmo della professoressa Nicoletta Spagnoli, sua docente di lettere: era stata lei infatti a incentivare la partecipazione al concorso dei suoi ragazzi, gli alunni della classe 1 G, e ad inoltrare gli elaborati di alcuni di loro che avevano aderito alla sua proposta, ovviamente senza poter prevedere un esito così soddisfacente.

Aveva già partecipato ad altri concorsi

Per Giulia in realtà non si tratta della prima partecipazione ad un certame letterario: “La mia professoressa delle medie, la prof. Nazzarena Comi (docente presso la secondaria di primo grado ‘Don Angelo Arrigoni’ di Cisano Bergamasco) ama far partecipare i suoi studenti a questo genere di manifestazioni, e così avevo già avuto un paio di esperienze analoghe”.

Grazie alla professoressa Comi, infatti, aveva già partecipato tre anni fa all’edizione del concorso Quasimodo a Barzana (Bg), ottenendo un riconoscimento come scrittrice più giovane; inoltre nel 2020 aveva vinto a pari merito con altre due studentesse il primo premio dall’ordine degli psicologi della Lombardia sul tema “pensieri in lockdown

Una studentessa lecchese tra i vincitori: ieri la premiazione

A ricevere la bella notizia tramite una telefonata è stata la mamma di Giulia: “È rimasta molto sorpresa anche lei, mai ci saremmo immaginate”. Così ieri, sabato 28 maggio, la ragazza ha partecipato alla cerimonia di premiazione svoltasi a Recanati. Poi, subito a casa a studiare per le ultime verifiche dell’anno scolastico. Corporatura minuta da ballerina classica (la danza è la passione cui si dedica nel tempo libero), media da studentessa modello, i suoi insegnanti la descrivono come una di quegli alunni che, grazie alla loro curiosità, costringono i propri professori a non essere mai scolastici.

la premiazione

Una ragazza dalle idee molto chiare e coraggiose

Per il suo futuro dichiara di non avere un progetto già precisamente definito, ma manifesta idee molto chiare su quel che le interessa nella vita: “Mi piacerebbe fare l’hostess di volo, l’insegnante di lingue straniere o lavorare in un’azienda che abbia relazioni con l’estero”. Le facciamo notare che tutte queste interessanti alternative presuppongono la vocazione al viaggio, l’inclinazione a conoscere nuove realtà spingendo lo sguardo e l’interesse al di là degli orizzonti angusti della routine: lei annuisce. Il poeta infinito certo approverebbe.

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