Stop agli allagamenti, Anas stanzia due milioni per l’attraversamento di Lecco
I lavori saranno nella seconda metà di settembre con una durata di almeno 4 o 5 settimane

Due milioni di euro per sistemare il tunnel in SS36 (direzione Sondrio) ed evitare così gli allagamenti. I lavori, che saranno realizzati e finanziati da Anas sono stati annunciati la scorsa settimana ad un tavolo ristretto alla presenza del vice presidente della Provincia di Lecco Mattia Micheli. Stiamo parlando dei tratti interrati sotto via Fiandra all’uscita delle Meridiane e poi tra la galleria del San Martino, dopo viale Turati.
Stop agli allagamenti, Anas stanzia due milioni per l’attraversamento
«Le opere sono finalizzate a regolare e allontanare le acque con nuovo sistema di raccolta e pompe per lo smaltimento - spiega infatti il numero due di villa Locatelli - inoltre saranno effettuate le opere civili correlate. Era un intervento richiesto più volte che prevede un investimento di due milioni di euro».
Infatti più volte in passato si sono verificati allagamenti nei tunnel in direzione della Valtellina durante i periodi di piogge abbondanti. «In alcune occasioni siamo rimasti con la corsia chiusa perché si era formato un lago profondo 60/70 cm che non poteva essere smaltito. Pertanto Anas ha dovuto chiudere la strada per qualche giorno, dirottare il traffico sul lungolago e far intervenire i Vigili del fuoco».
La spiegazione va ricercata in una minore industrializzazione del territorio. «Un tempo Lecco vedeva una maggiore presenza di industrie manifatturiere che si affacciavano sul Gerenzone, pescavano dalla falda e usavano l’acqua per raffreddare il ferro. E’ vero che non c’era nessun controllo e il fiume si tingeva di rosso (e da punto di vista ambientale era un disastro), tuttavia il flusso restava sotto controllo o comunque sempre in attività quindi non si verificavano gli accumuli di oggi. Durante le piogge si verificano frequenti esondazioni».
Quindi emerso il problema la Provincia ha cominciato a sollecitare un intervento da parte di Anas.
«Naturalmente la prima cosa è il controllo del torrente e dell’area con una frequente pulizia. Ma è stata anche fatta, sempre da Anas, un’analisi e uno studio delle falde. Quindi la soluzione trovata è stata quella di realizzare delle vasche di raccolta delle acque sotto la corsia a sud (quella più bassa) in supporto alle pompe che entreranno in funzione. Questo eviterà che si creino ancora situazioni emergenziali come in passato».
Anas intende realizzare i lavori prima delle Olimpiadi Milano Cortina del 2026. Quindi saranno avviati i lavori nella seconda metà di settembre con una durata di almeno 4 o 5 settimane.
«Le opere saranno cantierizzate dopo la realizzazione della linea ferroviaria per evitare che si accumulino più chiusure. Sarà impegnata una sola corsia che verrà chiusa al traffico. L’intervento sarà risolutivo rispetto all’accumulo delle acque nel sottopasso di Lecco».
Di qui le conclusioni. «Anas ha manifestato grande attenzione al territorio con un approccio costruttivo e razionale. Si tratta di un intervento importante per il territorio per un problema molto sentito. C’è soddisfazione per l’obiettivo raggiunto anche se naturalmente ci sono ancora moltissime cosa da fare su questo territorio che è fragile, morfologicamente problematico e soprattutto urbanisticamente congestionato».