L'intervista

Signorelli: "Pandemia agli sgoccioli, salvo colpi di coda"

E’ presto per cantare vittoria, anche se ci sono tutte le condizioni per un ritorno alla normalità, almeno da noi

Signorelli: "Pandemia agli sgoccioli, salvo colpi di coda"
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A due anni dall'inizio della pandemia di Covid-19, l'Europa, quindi anche l’Italia, potrebbe presto entrare in un "lungo periodo di tranquillità" grazie agli alti tassi di vaccinazione, alla variante Omicron più mite e alla fine dell'inverno. Il rassicurante quadro si è dato a partire dalla scorsa settimana, a contesto di un’altra fondamentale svolta: il 31 marzo potrebbe aver termine lo stato di emergenza che viene prorogato dall’inizio della pandemia.

 "Pandemia agli sgoccioli, salvo colpi di coda"

Possibilista al riguardo il ministro alla Salute Roberto Speranza, un po’ meno i sottosegretari Pierpaolo Sileri e Andrea Costa. Al riguardo abbiamo posto qualche domanda al professore Carlo Signorelli, già membro della Task force tecnico scientifica regionale e ora nominato presidente del Nitag. 

Professor Signorelli, dopo due anni di incoercibile «pestilenza», sembra finalmente annunciarsi la fine della pandemia. E' davvero così? Quando si potrà dire che è davvero finita?

E’ presto per cantare vittoria, ma ci sono tutte le condizioni per sperare che la fine della pandemia sia vicina, almeno da noi. Le coperture vaccinali continuano a salire e l’ultima variante Omicron, seppur più contagiosa, è stata meno aggressiva.

Che 2022 ci attende sotto il profilo della situazione epidemiologica?

La stagione estiva è più favorevole, con minori rischi di contagio. L’incognita potrebbe essere l’autunno. Ma oggi nessuno può predire con certezza l’evoluzione.

 Non è possibile che emergano altre varianti del coronavirus che possano nuovamente far precipitare il Paese in Pandemia e nell'emergenza?

Non lo possiamo escludere totalmente, ma le coperture vaccinali alte dovrebbero essere uno scudo per proteggerci dai danni sanitari di tale eventualità.

Il Governo ha stabilito che il Super Green Pass non ha più una scadenza. La scienza sa dirci invece quanto dura in effetti la copertura vaccinale con booster?

Non lo sappiamo per ora, ma quando dovessero esserci studi scientifici a riguardo si può sempre adattare la scadenza.

Dovremo fare la quarta dose?

Per ora non ci sono indicazioni in tal senso, vedremo nei prossimi mesi.

Continueremo a lavarci/disinfettarci le mani, si spera per sempre. Ma per quanto tempo dovremo portare le mascherine e osservare le misure di distanziamento personale?

Alcune misure come l’igiene personale sarebbe bene che le mantenessimo anche per il futuro in quanto utili a proteggerci da molte altre malattie infettive. Quanto alle mascherine obbligatorie credo che, a breve, verranno mantenute solo per alcuni situazioni in ambienti confinati e ad alto rischio.

Per quanto riguarda le cure di chi continua ad ammalarsi e rischia forme gravi, sono in vista «rivoluzioni» terapeutiche oltre quello che già abbiamo e si sta introducendo a livello clinico?

Sono stati registrati recentemente due farmaci che speriamo abbiamo maggiore efficacia rispetto a quelli fin qui utilizzati. Devono essere impiegati nelle prime fasi della infezione, al massimo 5 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi, e questo può essere un problema e limitarne l’uso.

Lei è stato  nominato alla Presidenza del Nitag, un Organismo nazionale composto da 25 scienziati che si occuperà di indicare le evidenze scientifiche a sostegno delle politiche vaccinali del Ministero della Salute. Il presupposto è che nel futuro avremo a che fare con altre epidemie/pandemie?

La guardia deve essere tenuta sempre alta e le opportunità vaccinali essere sempre accolte, al di là degli obblighi formali. La nuova Commissione vaccini nazionale o Nitag esprimerà a breve un parere tecnico sul nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2022-25 che parte, purtroppo, da una situazione di calo generalizzato delle coperture per le vaccinazioni consigliate. Dopo l’inizio della pandemia i cali sono stati anche molti rilevanti come per la meningite C e l’anti papillomavirus un vaccino, come noto, che protegge dal cancro.

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