storie che aprono il cuore

Si trovano dopo 60 anni e scocca l’amore

Fausto Ivaldi, 73 anni, e Francesca Ongania, 72 anni, si sono ritrovati a casa di un’amica. Ora sono inseparabili

Si trovano dopo 60 anni e scocca l’amore
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Si trovano dopo 60 anni e scocca l’amore. Per l'amore non è mai troppo tardi. I sintomi dell'innamoramento sono gli stessi a tutte le età. Lo dice anche il regista Gianni Di Gregorio nel suo ultimo film «Astolfo» interpretato insieme alla splendida Stefania Sandrelli. E lo sanno bene Francesca Ongania, 72 anni, e Fausto Ivaldi, 73 anni.

Si trovano dopo 60 anni e scocca l’amore

La loro è una storia d’amore che in realtà affonda le radici in un tempo lontano quando, studenti 13enni, frequentavano la scuola media a Mandello del Lario. Non dividevano lo stesso banco - puntualizzano subito - perché erano in due sezioni diverse, ma ogni volta che, nei corridoi dell’istituto comprensivo Alessandro Volta, i loro sguardi si incontravano, a Fausto balzava il cuore nel petto.
«Lei era bellissima - confessa Fausto - e lo è ancora adesso. Francesca ha un viso perfetto e i suoi occhi azzurri hanno una luce straordinaria ed emanano una grande dolcezza. Ai tempi della scuola eravamo solo due adolescenti timidi, ma ogni volta che la vedevo avrei voluto dichiarami. Però non ho mai trovato il coraggio di farlo».
E così il tempo delle medie si è concluso e le strade di Francesca e Fausto si sono separate. Fausto a onor del vero aveva provato a cercarla sulle spiagge del Lario, ma senza successo.

 

Un amore giovanile rimasto sepolto nel cuore

«Quell’amore giovanile è rimasto sepolto nel mio cuore - aggiunge - ma di lei non mi sono mai scordato. Con il passare degli anni ho intrapreso una carriera professionale, sono stato modello per agenzie pubblicitarie (sono comparso anche sui manifesti di Alitalia, come pilota) e sono interprete di diversi fotoromanzi. Poi mi sono sposato. Dalla mia ex moglie ho avuto un figlio meraviglioso, che oggi ha 48 anni, e naturalmente è al corrente della mia relazione sentimentale e condivide appieno la mia scelta. Alla fine, dopo una vita intensa, sono andato finalmente in pensione».
Tra l’altro il 73enne, originario della frazione mandellese di Olcio è anche un appassionato sportivo noto per compiere da ormai quarant’anni il bagno di Capodanno nelle gelide acque del Lario (quest’anno all’ombra della statua di San Nicolò) ed è stato tra i fondatori nel 1981 della Olcio Sportiva.

Anche Francesca ha condotto un’esistenza intensa, seppure meno avventurosa di Fausto.

«Ho seguito un altro percorso di vita - racconta - mettendo tassativamente al primo posto la mia autonomia, la mia libertà e la mia crescita professionale. Dopo aver ricevuto il diploma alle magistrali ho iniziato a lavorare come impiegata al Liceo Grassi di Lecco e poi ho continuato come segretaria dell’allora assessore provinciale ai Servizi sociali Virginio Brivio, diventato in seguito sindaco di Lecco. Negli anni ho sempre portato avanti con determinazione la scelta di non dipendere da nessuno e di non sposarmi. Naturalmente ho avuto anch’io le mie storie, ma senza impegno».

Quando la rotta sembrava tracciata e la vita di Francesca e Fausto incanalata, improvvisamente l’estate scorsa...

«A luglio del 2022 siamo stati invitati a un pranzo a Lierna a casa di un’amica comune - aggiunge Francesca - Sapeva che ci eravamo conosciuti ai tempi della scuola e che poi ci eravamo persi di vista per quasi sessant’anni. Quel giorno, quando ci siamo visti, siamo rimasti letteralmente folgorati ed è stato subito amore. Abbiamo cominciato a parlare e a raccontarci la nostra vita come se volessimo recuperare il tempo perduto. Da quel caldo giorno di luglio siamo diventati inseparabili con la certezza che il futuro ci regalerà tanti momenti indimenticabili. Cammineremo insieme continuando a scoprire le gioie del vero amore e a ringraziare il destino che ci ha fatti incontrare ancora, dopo tanti anni».
Li lasciamo così, innamorati più che mai nella casa, nel cuore della città, che condividono con la mamma 95enne di Francesca, premiata durante la camminata manzoniana.
Ma questa è un’altra storia...

Mario Stojanovic

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