Calolziocorte

Riaperto il ponticello di legno del Lavello

La struttura era stata chiusa al transito di pedoni e bicilette ormai un paio di mesi fa a causa della mancanza delle condizioni minime di sicurezza per il suo utilizzo.

Riaperto il ponticello di legno del Lavello
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Il ponticello di legno del Lavello è tornato agibile. L’annuncio arriva dall'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Calolziocorte Dario Gandolfi che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo finalizzato alla riapertura del ponticello in legno posizionato sulla pista ciclopedonale che corre lungo viale Alcide De Gasperi, nella zona del Lavello. La struttura era stata chiusa al transito di pedoni e bicilette ormai un paio di mesi fa a causa della mancanza delle condizioni minime di sicurezza per il suo utilizzo.

«Il piano sul quale si transita - ha spiegato Gandolfi - era danneggiato in più punti e risultava ammalorato. Ritenuto il ponticello troppo pericoloso per i passanti abbiamo scelto di chiuderlo vietandone l’utilizzo fino al ripristino delle necessarie condizioni di sicurezza”.

Per questo motivo nel giro di poco  hanno  preso il via le operazioni di riqualificazione della struttura che, praticamente a costo zero per il Comune, sono state eseguite da alcuni operai comunali grazie all’aiuto dello stesso Gandolfi e di alcune aziende del territorio.

“Tutto il materiale necessario - ha continuato l’assessore - è stato fornito da alcune aziende private del territorio. I manutentori comunali Rocco Tucci e Luigi Fanigiulo poi, sotto la mia direzione, hanno eseguito i lavori rimettendo a nuovo il ponticello”.

Nello specifico è stato  collocato sul fondo una lamiera striata antiscivolo, sono stati sostituiti i parapetti laterali. Il tutto ripulendo e riverniciando il legname. Infine, considerato che nonostante il divieto sul ponticello transitavano veicoli (cosa che ne ha accelerato il degrado), all’imbocco e all’uscita sono stati installati archetti che bloccano l’accesso a tutti i mezzi, eccetto a bici e pedoni, e cartelli di segnalazione”.

 

Luca de Cani

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