Querelle Calcio Lecco- Comune

Ragazzi respinti al Bione, il sindaco scrive ai genitori: "Non esiste solo il calcio"

Gattinoni: "Le tariffe pubbliche sono tra le più basse in provincia e sono le medesime per ciascuna società sportiva"

Ragazzi respinti al Bione, il sindaco scrive ai genitori: "Non esiste solo il calcio"
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"Una squadra è come una famiglia e quest’anno lo è stata ancora di più. È incredibile, per usare un eufemismo, che l’Amministrazione comunale lecchese non riconosca il valore aggiunto che un settore giovanile attento, presente, efficiente apporta ai giovani del territorio e che non faccia nulla per impedire la sua dispersione. Noi, come genitori, non ci stiamo! E chiediamo a gran voce che il Comune di Lecco risolva al più presto la situazione consentendo la prosecuzione dell’attività sportiva giovanile della Calcio Lecco 1912 presso il (l’unico) centro sportivo comunale Il Bione". Così si leggeva nella lettera che le famiglie dei giovanissimi calciatori della Calcio Lecco ( Under 17, U16, U15 e U14 ) che la scorsa settimana sono stati respinti al Bione invitati dal gestore a lasciare l’impiantoUn "provvedimento" frutto della querelle tra la società bluceleste  e la società  InSport, gestore in proroga degli impianti comunali di via Buozzi, sui pagamenti dei campi. Una diatriba in cuoi l'Amministrazione è stata chiamata in causa da mamma e papà  arrabbiati e  a qualche giorno di distanza  è proprio il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, ad aver a sua volta preso carta e penna per rispondere ai genitori  di chiarire una situazione problematica che si trascina da troppo tempo.

Ragazzi respinti al Bione, il sindaco scrive ai genitori

Il primo cittadino ha voluto innanzitutto tracciare una sorta di bilancio del mondo sportivo in città.  "Grazie alle numerose società sportive attive, Lecco è nella top-10 nazionale per pratica sportiva e al primo posto assoluto in Italia per tasso di pratica sportiva per i ragazzi. Questo dimostra la generale attenzione verso le nuove generazioni rivolta dalle famiglie, dalle parrocchie, dalle Associazioni sportive, dalle Federazioni e anche dalle Amministrazioni pubbliche, per quanto di loro competenza, mettendo a disposizioni spazi, attrezzature, convenzioni e risorse per una sempre maggiore e migliore esperienza sportiva. In questo senso il Comune di Lecco non ha fatto mancare gli investimenti già sostenuti per la parte esterna del Centro Sportivo Bione e il progetto di un rifacimento complessivo la cui manifestazione di interesse scadrà il 30 settembre".

Allo stesso tempo - si legge nella missiva  proprio per agevolare la ripresa delle relazioni sociali e sportive dei ragazzi nell'estate post-covid, l’Amministrazione comunale ha voluto fortemente sostenere le società sportive lecchesi con risorse eccezionali, pari a 78 mila euro.

"Non esiste solo il calcio"

La lettera del Sindaco rimarca, inoltre, il fatto che "la pratica sportiva non possa ridursi alla sola promozione degli sport “maggiori”  (con evidente riferimento al gioco del calcio ndr) che forse, per esposizione mediatica e flussi finanziari, godono di un’evidente attrattiva. Per questo il Comune di Lecco ritiene che occorra sostenere con particolare attenzione anche altri comparti sportivi impropriamente ritenuti “minori” la cui pratica invece, nel nostro territorio, è quanto mai diffusa e ricca di risultati eccellenti".

Di fronte a questi fatti, il Sindaco di Lecco "giudica quanto meno improprie alcune affermazioni di carattere generale contenute nella missiva, soprattutto ove si riferiva a un presunto disinteresse del Comune per l’attività sportiva giovanile. Viceversa, ove invece l’interesse specifico degli scriventi relativo alla questione delle tariffe di utilizzo del centro sportivo del Bione, precisa che esse non solo sono tra le più basse in provincia (e tra le più economiche in assoluto) ma che, trattandosi di tariffe pubbliche, sono le medesime per ciascuna società sportiva che si avvale delle strutture comunali, proprio per non creare alcun tipo di privilegio tra un soggetto e un altro, e neppure tra società amatoriali (di cui pure è noto il bisogno) e quelle professionistiche".

Il Comune si chiama fuori

Per tutte queste ragioni, non è intendimento dell’Amministrazione comunale di Lecco "interferire con le scelte strategiche (sportive, organizzative e finanziarie) della società Calcio Lecco, con la quale il Comune mantiene un rapporto di leale collaborazione e di supporto diretto e indiretto, a partire dai giovani".

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