Omet e Cama conquistano i giovani

Oltre trecento studenti hanno decretato il successo del “Tech4StudentsDay”

Bellante: «Anche nel lecchese ci sono aziende nelle quali gli studenti possono trovare un percorso adatto alle loro competenze»

Oltre trecento studenti hanno decretato il successo del “Tech4StudentsDay”
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Stupore, sorpresa e consapevolezza. È stato questo il filo conduttore che ha caratterizzato il pomeriggio di venerdì scorso degli oltre trecento ragazzi delle scuole superiori lecchesi quando hanno fatto visita a due tra le più belle e innovative imprese del nostro territorio: Omet e Cama. Insomma il “Tech4StudentsDay” - presentato da Luca Viscardi - è stato un vero successo, un modo intelligente per far dialogare di più e meglio il mondo delle imprese con quello della scuola, un format da replicare.

Oltre trecento studenti hanno decretato il successo del “Tech4StudentsDay”

«Dal 1991 progettiamo e costruiamo sistemi e macchine per l’imballaggio e robotica ad alta tecnologia, esportiamo il 95% dei nostri prodotti, siamo un’azienda molto innovativa e finalmente tanti studenti hanno potuto comprendere che anche nel nostro territorio ci sono aziende nelle quali trovare un percorso adatto alle loro competenze - ha esordito Annalisa Bellante, vice presidente di Cama - Ai ragazzi chiediamo competenze tecniche, che poi possono affinare in azienda, ma anche l’attitudine del giusto approccio, saper comunicare bene, lavorare in gruppo... Questa giornata dimostra che mondo della scuola e mondo dell’impresa possono dialogare e spero che questa esperienza possa essere replicata anche da altri colleghi imprenditori». «È stata una bella scoperta e una sorpresa positiva per tutti, abbiamo offerto consapevolezza affinché i ragazzi possano scegliere anche tra le varie opzioni che offre il territorio - ha aggiunto Daniele Bellante, presidente di Cama - Realizziamo tecnologie di alto valore aggiunto:  molti ragazzi che sono stati da noi oggi conoscono queste tecnologie e dispongono delle competenze di base sulle quali possiamo costruire un percorso basato sul merito. Adesso dobbiamo uscire dai luoghi comuni e portare di più le aziende nelle scuole e le scuole in azienda».

Antonio Bartesaghi, rappresenta la seconda generazione e guida il Gruppo Omet, specializzato nella produzione di macchine rotative per la stampa per etichette e imballaggi e nel tissue converting. Un gruppo molto orientato sui mercati esteri e che quest'anno festeggia sessant'anni di successi: «La collaborazione con Cama nasce da una grande necessità: la sopravvivenza delle nostre aziende poggia sulla possibilità di continuare ad attingere competenze tecniche per continuare a crescere e sostituire le persone che ogni anno vanno in pensione. Cama, Confindustria e noi non per rubarci i tecnici vogliamo ma fare sistema per valorizzare competenze, far capire alle famiglie e ai docenti che nel nostro territorio vi sono tante aziende eccellenti, votate all’innovazione e all'internazionalizzazione, leader nei rispettivi segmenti di mercato. Nelle nostre imprese i ragazzi possono fare un percorso di crescita e avere livelli retributivi alti».

Un'esperienza - come si diceva - che ha visto in prima fila anche Confindustria. «Qui c’è un pensiero sistemico, una forte volontà e un’idea precisa per risolvere un problema comune perché il 48% dei profili che cerchiamo non si trova - ha confermato il presidente Plinio Agostoni - Oggi occorre avere uno sguardo lungimirante e non campanilistico. Questo è un territorio di imprese eccellenti attente al loro territorio, orientate al bene comune e che vogliono far comprendere la bellezza della diversità».

Cama e Omet sono due eccellenze che valorizzano i propri talenti:  non lo fanno a parole, ma nei fatti come hanno testimoniato le interviste che Luca Viscardi ha fatto a Stefano Morelli e Stefano Sironi.

Nel corso della giornata la famiglia Bartesaghi, come tutti gli anni, ha consegnato 54 borse di studio ai figli dei dipendenti che si sono particolarmente distinti durante il percorso scolastico

Una giornata che ha visto in prima fila anche le istituzioni. Il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, ha ricordato che nel nostro territorio «la qualità della formazione nel lecchese è elevatissima, ma dobbiamo fare i conti con un problema demografico molto serio: ogni 100 ragazzi sotto i 15 anni abbiamo quasi 200 persone Over 65, uno dei dati peggiori in campo nazionale. I giovani sono una risorsa preziosa e non possiamo permetterci di perderne neppure uno». Il sindaco di Molteno, Giuseppe Chiarella, ha sottolineato l’importanza di imprese come Omet e Cama: «Realtà importanti, attente ai temi della responsabilità sociale, della coesione sociale e della costruzione di un territorio virtuoso». Carlo Malugani, consigliere provinciale, ha spiegato il lavoro che sta facendo la Provincia per favorire un dialogo sempre più virtuoso tra scuola e mondo del lavoro. Un lavoro che vede coinvolto anche l’Ufficio Provinciale Scolastico come ha testimoniato Raffaele Cesana.

 

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