Oltre 700 bimbi in marcia per gridare al mondo "Vogliamo la pace!" FOTO E VIDEO
Un momento corale di festa, allegria e testimonianza attiva dei piccoli cittadini di Calolziocorte e non solo
“Vogliamo la pace!”. Questo il grido sollevato dagli oltre 700 bambini e ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Calolziocorte che nella mattinata di oggi, mercoledì 26 marzo 2025, hanno preso parte alla tradizionale Marcia della Pace dei Popoli, giunta alla sua 6° edizione e inserita nella più ampia cornice del progetto “Scuole di pace… per la pace”.
Oltre 700 bimbi in marcia per gridare al mondo "Vogliamo la pace!"
Accompagnati dalle insegnanti e dalle educatrici, gli studenti delle scuole dell’infanzia di Pascolo, Via Lavello, Sala, Foppenico e Monte Marenzo, la scuola secondaria di Vercurago, le scuole primarie di Pascolo, Foppenico, Sala e Carenno, la scuola primaria paritaria “C. Cittadini” e i piccoli dell’asilo nido si sono dati appuntamento al Lavello, in piazzale Marinai d’Italia per dare vita ad una coloratissima festa dopo aver marciato per le vie della città portando con sé colori, bandiere, musica ma soprattutto inclusività.






Un momento corale di festa, allegria e testimonianza attiva dei piccoli cittadini di Calolziocorte e non solo. Quest’anno, infatti, hanno partecipato all’iniziativa anche i sindaci del Consiglio Comunale dei ragazzi, Marco Antozzi (Calolzio) e Nicola Angioletti (Vercurago), i sindaci Marco Ghezzi e Roberto Maggi e alcuni genitori di altre culture in abito tradizionale del proprio paese di origine.



In questi mesi, infatti, le scuole stanno lavorando sul tema dell’intercultura, della pace e della cura, anche in collaborazione con diverse associazioni di volontariato del territorio. A fianco dei bambini e dei ragazzi, anche alcuni esponenti del Servizio di Formazione all’Autonomia “Artimedia” di Calolziocorte della Cooperativa sociale “La vecchia Quercia”, del CDD, CDI, City Angels, Gruppi di Cammino, Piedibus, Volontari del Soccorso, Protezione Civile, Carabinieri in Congedo, Carabinieri e Polizia Locale.
“Il messaggio è uno solo: apriamo bene il cuore, doniamo il nostro tempo e prendiamoci cura del nostro mondo, degli altri, vicini e lontani, e dell’ambiente – ha detto la docente e referente dell’iniziativa Elena Bianchi Bardò – Solo così saremo piccoli, e grandi, costruttori di pace”.

Gli interventi delle autorità
“Se andiamo in giro per le strade o chiediamo ai bambini se sono o meno per la pace, tutti diranno di si – ha aggiunto Ghezzi – Allora perché scoppiano le guerre? Già da piccoli quando noi cominciamo a crescere, si pianta un seme che non ci consente di dialogare tra di noi, di avere un dialogo e nel corso della vita si tramuta in una guerra. L’obiettivo è di far capire che, affinché la pace non sia solo un sogno, serve che tutti noi quando ci confrontiamo con un altro cerchiamo di capire il motivo per cui potrebbe non pensarla come noi. Dobbiamo essere più aperti verso gli altri”.

“In paese abbiamo un display su cui appare tutti giorni la scritta “Vercurago per la pace” – ha proseguito Maggi – Pace che è una parola molto piccola, solo 4 lettere, ma dal significato molto grande. Si lega al concetto di libertà, che vuol dire stare con gli altri senza prevaricare nessuno. Siamo dunque capaci di fare la pace? Non è una cosa che scende dal cielo o che abbiamo dentro di noi, giochiamo alla guerra perché abbiamo un senso di voler superare i nostri compagni di viaggio. La pace va quindi costruita tutti i giorni, anche partendo dai più piccoli”.

La strada della pace
I ragazzi più grandi, della scuola secondaria di Vercurago, hanno poi condiviso alcune testimonianze e riflessioni, mentre lungo il camminamento pedonale del lungofiume è stata allestita una coloratissima strada della pace tra i popoli, con i palloncini realizzati dai bambini e ragazzi. Appesa dietro al palco anche una grandissima bandiera della pace realizzata col contributo di tutti gli studenti coinvolti.