7 maggio 2025

Oggi inizia il Conclave senza i Cardinali Scola e Ravasi

Secondo le ricostruzioni più accreditate, raccolte da vaticanisti e fonti vicine al Collegio cardinalizio, nel 2013 Scola ottenne circa 30-35 voti nelle prime votazioni, arrivando a un passo dal raggiungere il quorum necessario

Oggi inizia il Conclave senza i Cardinali Scola e Ravasi
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Oggi, mercoledì 7 maggio 2025,  Conclave che porterà all’elezione del nuovo Papa, un momento cruciale per la Chiesa cattolica e per il mondo intero. Nella Cappella Sistina, i cardinali elettori  si riuniranno   in preghiera e riserbo, pronti ad avviare le votazioni che, nelle prossime ore o giorni, indicheranno il successore di Papa Francesco. Tra le assenze più rilevanti, spiccano quelle del cardinale Angelo Scola, originario di Malgrate, e del cardinale Gianfranco Ravasi, originario di Osnago, esclusi per aver superato il limite d’età di 80 anni previsto dal diritto canonico per partecipare al voto.

Oggi inizia il Conclave senza i Cardinali Scola e Ravasi

La figura di Angelo Scola rimane una delle più significative nella Chiesa italiana degli ultimi decenni. Teologo raffinato, uomo di profonda cultura, Scola è stato patriarca di Venezia e poi arcivescovo di Milano, la diocesi più grande d’Europa. All’ultimo Conclave del 2013 fu considerato uno dei grandi favoriti per succedere a Benedetto XVI. Secondo le ricostruzioni più accreditate, raccolte da vaticanisti e fonti vicine al Collegio cardinalizio, Scola ottenne circa 30-35 voti nelle prime votazioni, arrivando a un passo dal raggiungere il quorum necessario. Tuttavia, non riuscì a raccogliere un consenso abbastanza ampio da superare le divisioni interne al Sacro Collegio.

Fu proprio il mancato compattarsi dei voti europei e italiani a favorire la progressiva ascesa di Jorge Mario Bergoglio, allora arcivescovo di Buenos Aires, che venne eletto come primo Papa sudamericano nella storia della Chiesa. Scola accettò con stile e discrezione il risultato, tornando al suo ministero pastorale a Milano fino al 2017, quando lasciò per raggiunti limiti d’età.

Oggi Scola, pur non avendo più incarichi attivi, continua a essere una figura di riferimento nel panorama ecclesiale. Le sue posizioni teologiche, spesso orientate al dialogo tra fede e ragione e al confronto culturale con il mondo contemporaneo, hanno segnato intere generazioni di sacerdoti e laici. È considerato vicino al pensiero di Joseph Ratzinger e ha mantenuto sempre un equilibrio tra tradizione e apertura.

La sua assenza al Conclave rappresenta simbolicamente anche il passaggio di testimone a una nuova generazione di cardinali, più giovani, molti dei quali creati proprio da Papa Francesco durante il suo pontificato.

Anche il cardinale Gianfranco Ravasi, già presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e noto biblista, non siederà tra i votanti, pur continuando a essere una voce ascoltata nel dibattito ecclesiale e teologico. Presente invece il cardinale Oscar Cantoni,  vescovo  della diocesi di Como che include anche il Vicariato di Mandello e diversi paesi del ramo lecchese del Lario.

Il Conclave si apre in un clima di attesa e riflessione. Come da tradizione, le votazioni avverranno in segreto, nella solennità della Cappella Sistina, fino a che uno dei candidati non raggiungerà il quorum di due terzi.

L’attesa ora è tutta rivolta verso il comignolo che svetta sulla Cappella: solo la fumata (la prima avverrà dopo le 19 di oggi) bianca annuncerà al mondo l’elezione del nuovo Papa.

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