"IO Tifo Positivo"

Myriam Sylla: un esempio di dedizione e passione per i giovani di Lecco

La campionessa olimpica di pallavolo ha codiviso la sua esperienza di vita e sport con gli studenti lecchesi, ispirando una generazione a perseguire i propri sogni con impegno e passione

Myriam Sylla:  un esempio di dedizione e passione per i giovani di Lecco
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"Rispettare i sogni altrui, senza prenderli in giro, perché voi non sapete chi avrete di fianco, non sapete cosa farà e cosa succederà, quindi avere rispetto delle ambizioni degli altri è la primissima cosa. In secondo luogo dovete alimentare i vostri sogni, perché possono cambiare, possono essere realizzati, o rimanere tali senza concretizzarsi. La terza cosa è divertirsi: siate voi stessi senza tentare di assomigliare a qualcuno. Imparate ad apprezzarvi per quello che siete, potete prendere spunto dagli altri, ma voi siete unici e inimitabili". Sono questi i preziosissimi consigli che Myriam Sylla, pallavolista azzurra, medaglia d'oro alle ultime Olimpiadi di Parigi con la Nazionale Italiana di Volley, cresciuta a Valgreghentino e, sportivamente, nelle fila della squadra di Olginate, ha regalato agli oltre 250 studenti lecchesi che oggi, mercoledì 7 maggio 2025,  hanno gremito l'auditorium della Camera di Commercio, dove è andato in scena un momento di "IO Tifo Positivo".

Miriam Sylla: un esempio di dedizione e passione per i giovani di Lecco

Si tratta del progetto promosso dall'associazione Comunità Nuova, cui il Comune di Lecco contribuisce dal 2022 tramite il Piano di Diritto allo Studio, che da anni consente di riflettere sull'importanza dello sport e di sperimentare quelli che sono i suoi valori distintivi.

Esempio di passione, dedizione e sportività, oltre che di enorme e meritato successo, Myriam Sylla ha portato la sua esperienza sul palco incantando i ragazzi che l'hanno anche tempestata di domande.

"La pallavolo nella mia vita è arrivata per puro caso - ha raccontato Myriam Sylla -  Non mi piaceva letteralmente niente, non sapevo neanche dell'esistenza dello sport. Volevo giocare a calcio, volevo fare danza classica. Solo che un giorno ho accompagnato mia cugina al primo allenamento. Mi hanno vista e ero alta. I miei genitori volevano che io praticassi dello sport per la mia salute e perché almeno sapevano dove fossi. E così ho iniziato. Ero un'imbranata! Non ero coordinata perché stavo anche crescendo in quel periodo e non è facile avere padronanza del proprio corpo".

Ma quella ragazzina goffa si è trasformata, negli anni, in una giovane donna con una medaglia d'oro, anzi la medaglia d'oro per eccellenza, al collo. "Questo dimostra che tutto quello che intraprendete non per forza deve riuscirvi subito - ha detto ancora la campionessa ai ragazzi. Come dicevo prima, è un percorso di crescita, si impara e si migliora. Bisogna imparare nella vita ad essere pazienti. Bisogna insistere, non abbandonare al primo insuccesso, e questo vale in tutto. Anche nella scuola: quando ho deciso di metterci impegno, i risultati sono arrivati e sono rimasta stupita anche io. Ho fatto tutto il possibile per mantenere buoni voti e affrontare tutto nel modo più lineare possibile. Di questo vado molto orgogliosa. Posso anche passare per una un po' scansafatiche, ma per la pallavolo ho sempre mantenuto il mio livello, e ce l'ho fatta."

Divertirsi è poi un'altra chiave del successo. "Io ancora mi diverto, non considero il mio un lavoro, ma la cosa più bella del mondo. Ho 30 anni e se mi lanciano un pallone io sorrido."

Un percorso non facile quello di Myriam Sylla. "La mia famiglia non navigava nell'oro. Sostenere un figlio che fa uno sport aveva un costo e i miei genitori facevano fatica. Tuttavia, a Valgreghentino ho trovato una società molto disponibile, che si è offerta di coprire le spese del mio anno sportivo e di accompagnarmi alle cene di squadra quando i miei genitori non potevano farlo. Hanno sempre cercato di non farmi mancare nulla rispetto agli altri. Questo è stato un aiuto fondamentale per me. Non mi sono mai sentita esclusa, né ho mai avuto la sensazione che mi mancasse qualcosa rispetto agli altri, anzi. Successivamente, quando mi sono trasferita a Olginate, ho ricevuto un grande supporto anche lì: la società si è sempre resa disponibile ad accompagnarmi e a riportarmi a casa. Ricordo con grande affetto un dirigente, Virgilio — che purtroppo oggi non c'è più — e sua moglie Cinzia. Mi hanno fatta sentire parte della loro famiglia, e sono stati proprio loro a indirizzarmi verso un'altra squadra, anche se molto lontana da casa".

L'amore per la famiglia

Da adolescente poi ha lasciato casa e famiglia: "A tratti ero contenta, perché pensavo: 'Ah, adesso posso fare quello che voglio!' Però non è proprio così, perché non ci sono più mamma e papà. All'inizio ero felice all’idea di andare via di casa: potevo non tenere sempre la camera in ordine, mangiare tutte le schifezze che volevo… Ma poi ti accorgi che i genitori ti mancano, anche se da piccoli ci fanno penare. I genitori sono una parte fondamentale della nostra vita, ma spesso, all'inizio, non riusciamo a riconoscere davvero il valore che hanno. E dispiace, perché ce ne rendiamo conto solo quando siamo ormai cresciuti… e loro magari non sono più così forti. Lo dico con il cuore: date valore ai vostri genitori, perché vi vogliono bene. A volte sbagliano, è vero, ma spesso lo riconoscono, anche se hanno un modo tutto loro di chiedere scusa. Imparate a coglierlo. Vogliategli bene, perché i genitori non sono per sempre."

Myriam Sylla, una donna di successo che è rimasta con i piedi per terra

Una donna che ha mantenuto i suoi valori saldi Sylla, che non si è persa sulla via del successo. "Quello che ho costruito, l'ho ottenuto con grande impegno, e non perderò mai il contatto con la realtà. Il mio prossimo sogno è vincere ancora, per poter raggiungere tutti i miei obiettivi professionali".

Entusiasmo tra i ragazzi e gratitudine da parte dell'Amministrazione comunale di Lecco che l'ha omaggiata di una targa. "Dobbiamo ringraziare tanto Myriam Sylla per le parole che ha detto. - ha sottolineato il primo cittadino Mauro Gattinoni -  Come sindaco, ti mando un abbraccio da parte di tutta la mia città. Hai condiviso i tuoi successi, ma ci hai anche mostrato come si cresce veramente. Secondo le statistiche, i ragazzi di Lecco sono quelli in Italia che praticano più sport. La domanda ora è: cosa possiamo migliorare? Seguendo la passione."

Molto felice anche l'assessore allo Sport Emanuele Torri: "Oggi è una grande giornata per la nostra città, perché abbiamo avuto la fortuna di incontrare Miriam Sylla, una grande campionessa olimpionica della nazionale italiana di pallavolo. Il mio primo ringraziamento va a Comunità Nuova, con cui collaboriamo da qualche anno per il progetto Io Tifo Positivo. È una vera fortuna aver incontrato Miriam, perché la sua testimonianza non è solo quella di una grande atleta, ma anche di una grande donna. È un esempio straordinario per tutti i ragazzi e le ragazze che questa mattina sono qui con noi, e questa sarà una delle pagine che resteranno nella storia della nostra città".

Mario Stojanovic

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