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L'impressionante situazione dei ghiacciai lombardi: mai così poca neve in 15 anni

Il report di Arpa Lombardia, che arriva oggi, lunedì 4 luglio 2022, il giorno dopo la terrificante tragedia della Marmolada (il bilancio, purtroppo provvisorio parla  6 vittime e 20 dispersi al momento)  fotografa  una situazione assolutamente preoccupante.

L'impressionante situazione dei ghiacciai lombardi: mai così poca neve in 15 anni
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L'impressionante situazione dei ghiacciai lombardi: mai così poca neve in 15 anni. Il report di Arpa Lombardia, che arriva oggi, lunedì 4 luglio 2022, il giorno dopo la terrificante tragedia della Marmolada (il bilancio, purtroppo provvisorio parla  6 vittime e 20 dispersi al momento)  fotografa  una situazione assolutamente preoccupante.

L'impressionante situazione dei ghiacciai lombardi: mai così poca neve in 15 anni

Un innevamento notevolmente inferiore alla media degli ultimi 15 anni su tutte le montagne lombarde, dove la neve è caduta raramente anche in quota: è infatti questo che emerge dall’ultima campagna di misura dello SWE 2022 sui ghiacciai lombardi, realizzata da Arpa Lombardia in collaborazione con Enel. I dati sui quantitativi di equivalente idrico della neve e sulla conformazione della neve stessa fanno presagire un’estate drammatica per il glacialismo alpino e per la disponibilità di riserva idrica a lento rilascio per i bacini lombardi.

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"Una stagione eccezionalmente secca  e con temperature nettamente superiori alla norma ha, infatti, provocato una scarsità di accumulo di neve senza precedenti sui ghiacciai lombardi, tant’è che molti di essi presentano oggi le condizioni tipiche di fine estate delle annate relativamente nevose - spiegano da Arpa -  Presumibilmente l’estate 2022 segnerà quindi  bilanci di massa negativi in tutti i ghiacciai della regione, con decrementi volumetrici considerevoli e la possibile scomparsa di alcuni di quelli di piccole dimensioni".

I rilievi sui ghiacciai

I rilievi sono stati effettuati a quote elevate ad integrare i dati raccolti in continuo attraverso la capillare rete di stazioni nivometeorologiche automatiche presenti sul territorio montano lombardo a quote inferiori. Nel dettaglio i ghiacciai interessati dai carotaggi e dalle misure dell’altezza del manto nivale sono stati:

• ghiacciai del Vioz e Dosegù nel Sottogruppo Cevedale-San Matteo;

• ghiacciaio di Alpe Sud sul Monte Sobretta;

• ghiacciaio dei Vitelli nel Sottogruppo Ortles-Cristallo;

• ghiacciai dell’Adamello e del Pisgana nel Gruppo dell’Adamello;

• ghiacciai di Fellaria Orientale e Occidentale nel Gruppo del Bernina.

"Un’estate drammatica per il glacialismo alpino"

"I campionamenti sono stati svolti alle quote comprese tra i 2.763 metri alla fronte del Ghiacciaio Pisgana ed i 3.620 del Ghiacciaio di Fellaria Orientale, nei pressi della Forcola di Bellavista. Per la misura dell’altezza totale del manto nivale sono state utilizzate sonde del tipo a settore, mentre per il carotaggio della neve è stato impiegato il Tubo Pesaneve EV3 con testa a vite da ghiaccio. Dai dati complessivamente raccolti si può confermare che l’ultima stagione è stata caratterizzata da un innevamento notevolmente inferiore alla media (considerando gli ultimi 15 anni) su tutte le montagne lombarde; condizione dovuta principalmente alle rare precipitazioni nevose verificatesi in quota - si legge nel report - Anche le precipitazioni primaverili sono state pressoché assenti, pertanto la situazione è rimasta immutata".

 

"I quantitativi di neve misurata, unitamente alle scadenti caratteristiche fisiche e meccaniche interne al manto nevoso, sono presagio di un’estate drammatica per il glacialismo alpino. Molti ghiacciai presentano oggi le condizioni tipiche di fine estate in annate relativamente nevose".

In copertina Ghiacciaio di Alpe sud privo di innevamento. Foto scattata il 22 giugno 2022

 

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