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Licenziamenti illegittimi: CGIL Lecco accoglie la sentenza della Corte Costituzionale

Riva: "La Corte Costituzionale certifica la bontà della proposta referendaria avanzata dalla CGIL, che mirava a rafforzare le tutele dei lavoratori, riportando il lavoro al centro del dibattito politico e sociale"

Licenziamenti illegittimi: CGIL Lecco accoglie la sentenza della Corte Costituzionale
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La Corte Costituzionale ha recentemente annullato l’articolo 9, comma 1, del Decreto Legislativo 23/2015, meglio noto come Jobs Act, dichiarando incostituzionale il limite massimo di sei mensilità risarcitorie previsto in caso di licenziamento illegittimo per le imprese con fino a 15 dipendenti.

Licenziamenti illegittimi: CGIL Lecco accoglie la sentenza della Corte Costituzionale

Secondo la Consulta, l’imposizione di un tetto fisso e insuperabile al risarcimento non consente al giudice di valutare caso per caso l’adeguatezza del risarcimento in relazione al danno effettivamente subito dal lavoratore. Inoltre, la soglia stabilita di sei mensilità è considerata troppo bassa per garantire una funzione deterrente efficace nei confronti dei datori di lavoro.

Questa decisione avrà un impatto significativo sul mondo del lavoro, soprattutto considerando che la maggior parte delle imprese italiane è costituita da micro e piccole realtà che complessivamente occupano quasi 4 milioni di dipendenti.

La cancellazione del tetto al risarcimento era uno dei punti chiave del referendum promosso dalla CGIL l’8 e 9 giugno scorsi. La CGIL ha sempre sostenuto che il numero di dipendenti non può essere l’unico criterio per valutare la forza economica di un’impresa, e quindi non può automatizzare la sostenibilità dei costi derivanti da licenziamenti illegittimi.

A commentare la sentenza è stato  Diego Riva, Segretario generale della CGIL Lecco: “La Corte Costituzionale certifica la bontà della proposta referendaria avanzata dalla CGIL, che mirava a rafforzare le tutele dei lavoratori, riportando il lavoro al centro del dibattito politico e sociale. Questa decisione legittima ulteriormente tutte le nostre iniziative e ci dà la forza per continuare la nostra battaglia: lo dobbiamo ai milioni di cittadini che hanno votato SÌ al referendum.”

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